Villa di Chiavenna, Mirko Dolzadelli della Cisl: "Ora rischiamo licenziamenti"

Dopo la frana in Bregaglia i sindacati chiedono aiuti per i lavoratori

Dogana

Dogana

Villa di Chiavenna (Sondrio), 3 settembre 2017 - Nella notte tra giovedì e venerdì scorso, in seguito all’ultimo evento franoso verificatosi in Val Bregaglia, la strada del Maloja, utilizzata quotidianamente da circa 3mila lavoratori frontalieri provenienti da Valchiavenna e bassa Valtellina, è stata chiusa. Dopo gli ultimi smottamenti, infatti, a causa di alcuni grossi massi, è stata sbarrata la vecchia strada cantonale che continuava a garantire il collegamento tra l’Italia e il cantone dei Grigioni, obbligando i frontalieri ad utilizzare il passo dello Spluga o a transitare da Lugano. Strada chjiusa a tempo indeterminato, alla dogana i Villa di Chiavenna, quindi, con la forte preoccupazione che eventuali e possibili piogge, nei prossimi giorni, possano peggiorare ulteriormente la situazione. "E’ nostra intenzione fare in modo che ai lavoratori frontalieri venga riconosciuta l’indennità di intemperie - ha fatto sapere Mirko Dolzadelli, rappresentante generale degli italiani all’estero – La situazione va affrontata immediatamente: al momento risulta transitabile solamente il passo dello Spluga che rimane aperto solamente nei mesi estivi. Qualora dovessero verificarsi nevicate autunnali i frontalieri sarebbero materialmente impossibilitati a raggiungere il proprio posto di lavoro. Il pericolo principale è che si verifichino dei licenziamenti o, nel caso dei lavoratori stagionali, delle interruzioni dei contratti prima dei termini previsti. Già nella presente situazione non sono pochi i casi di lavoratori costretti a casa con ferie forzate: tale soluzione non può essere presa in considerazione qualora, come sembrerebbe, le strade dovessero rimanere chiuse per più di un paio di giorni. Per tale motivo auspichiamo che le autorità elvetiche concedano, come avviene nel nostro Paese, una cassa di indennità straordinaria per le calamità naturali. Nei prossimi giorni abbiamo intenzione di proporre alle autorità svizzere e al presidente della Provincia di Sondrio un trasporto pubblico che permetta ai frontalieri di raggiungere il proprio posto di lavoro. Nel frattempo, nella giornata di ieri, abbiamo preso contatti con la Farnesina, chiedendole di trovare soluzioni condivise con le autorità svizzere, e lunedì muoveremo i primi passi con gli organi governativi. E’ nostro dovere muoverci immediatamente per risolvere, al più presto, il problema della viabilità. I frontalieri costituiscono la benzina dell’economia della Valchiavenna e della Val Bregaglia e non possiamo permette, anche in vista della stagione invernale, inutili perdite di tempo". "La frana in Val Bregaglia ha suscitato una enorme eco – conclude Dolzadelli - Grazie alla notorietà del corpo di montagne interessate del fenomeno franoso e all’importanza di St.Moritz, sia per la Svizzera sia per la Lombardia, abbiamo notato una forte attenzione e un notevole interesse per quanto sta accadendo in questi giorni. Speriamo di riuscire, in brevissimi tempi, a dare certezze e risposte chiare e precise ai lavoratori e alle popolazioni coinvolte".