Venticinque tesori d’arte. Brescia svela i suoi segreti

Le Giornate Fai di primavera a Brescia offrono l'opportunità di scoprire 25 tesori artistici e culturali, tra cui residenze storiche e siti industriali. Volontari e apprendisti Ciceroni guideranno le visite in un evento atteso e ricco di storia.

Venticinque tesori d’arte. Brescia svela i suoi segreti

Venticinque tesori d’arte. Brescia svela i suoi segreti

Venticinque tesori d’arte, di storia, di cultura, da riscoprire. Tornano le Giornate Fai di primavera, l’ormai noto ed atteso evento che dà il benvenuto alla nuova stagione con le visite curate dal Fondo per l’ambiente italiano Ets. Sabato 23 e domenica 24 marzo, saranno 25 i beni aperti nel Bresciano tra Brescia, Artogne, Calcinato, Lumezzane, Toscolano Maderno, Rodengo Saiano, Roncadelle e Verolavecchia. Qui,per la prima volta, sarà ad esempio aperta al pubblico Villa Alghisi Montini, residenza della famiglia Montini, che diede i natali a papa Paolo VI (e Lodovico Montini, primo presidente dell’Unicef in Italia). A Brescia si potrà visitare palazzo Bargnani, nella quadra di San Giovanni, la cui costruzione durò quasi un secolo ed è una delle più maestose dimore affacciate su corso Matteotti, per ampiezza e monumentalità.

Aperto anche Palazzo Gaifami, l’eredità più importante di Carlo Innocenzo Carloni a Brescia, riconosciuto come artisticamente paritario al Tiepolo, così come Palazzo Provaglio, luogo normalmente non accessibile liberamente al pubblico in quanto sede dell’istituto scolastico Luzzago. Questa edizione permetterà anche di entrare nel passato ed al presente industriale di Brescia: previste, infatti, visite agli ex magazzini generali, con il complesso industriale delle casere, e all’Omb Saleri, modello italiano di fabbrica partecipativa, che conta quasi 250 persone con età media sotto i quarant’anni.

Saranno quasi trecento i volontari impegnati nelle visite ai diversi siti, a cui si aggiungono gli apprendisti Ciceroni.Federica Pacella