Valdidentro, l’ex scuola di Semogo avrà una seconda vita

Tanti i residenti all’open day per la prima giornata del percorso di progettazione per l’edificio scolastico

Il sindaco Massimiliano Trabucchi

Il sindaco Massimiliano Trabucchi

Valdidentro (Sondrio), 15 novembre 2019 - Pubblico attento e numeroso domenica a Semogo di Valdidentro per l’open-day alle ex-scuole elementari per la prima giornata del percorso di progettazione partecipata dal titolo “RiCreazione-da scuola nasce cosa?”, avviato dall’Amministrazione comunale con l’intento di arrivare alla proposta finale di destinazione per questo stabile comunale, in disuso dal 2014.

Per un pomeriggio i cittadini della frazione hanno potuto visitare il palazzo e ripercorrere, non senza una po’ di malinconia, i bei tempi passati tra i banchi di scuola. Un legame affettivo forte quello delle persone presenti con lo stabile che dal 1962 ha potuto ospitare diverse generazioni di studenti, fino alla chiusura nel 2014. Il primo appuntamento del percorso, che il Comune ha voluto affidare alla coop sociale Forme e che prevederà tra le tappe successive anche degli incontri specifici con le associazioni del territorio, con i giovani e con gli anziani, è servito per spiegare ai cittadini l’iter e gli obiettivi dell’Amministrazione.

«La sala gremita alle scuole testimonia che questo argomento, pur essendo delicato, suscita parecchio interesse perché va a toccare il sentimento che ciascun cittadino ha verso la propria frazione, verso la vecchia scuola - sottolinea il sindaco di Valdidentro, Massimiliano Trabucchi –. Abbiamo voluto presentare ai cittadini alcuni esempi di recupero di stabili in disuso per portarli a conoscenza di come altre realtà, vicine e lontane, hanno affrontato una situazione come la nostra, trasformandola da problema in opportunità». L’assessore alle Politiche sociali, Elisabetta Gurini, che sta seguendo il percorso, è intervenuta sottolineando che «la presenza numerosa è sinonimo di una comunità viva, legata a questa struttura e con volontà di guardare alle future opportunità che potrà offrirci la riconversione di questo palazzo».