Valdidentro, indagato l'ex sindaco Trabucchi: "Sono sulla graticola da due anni e mezzo"

Lui si difende: "Rispetto il lavoro dei magistrati ma non so di cosa mi accusano"

Ezio Trabucchi

Ezio Trabucchi

Valdidentro (Sondrio), 7 novembre 2019 - «La Procura di Sondrio conduce indagini seriamente e con sobrietà, non inclini a risvolti mediatici, questo glielo riconosco, ma con quella dello scorso 5 ottobre ottenuta dal gip Pietro Della Pona siamo arrivati alla 7ª richiesta di proroga per altri 6 mesi dell’inchiesta a mio carico. I magistrati sono, pertanto, due anni e mezzo che indagano su di me: mi sembra, onestamente, un po’ troppo». A parlare il giorno dopo l’anticipazione de “Il Giorno” di ieri dell’indagine su appalti e pratiche edilizie sospette che lo riguarda, per le pesanti ipotesi di corruzione e associazione a delinquere e altre imputazioni minori, è l’ex sindaco di Valdidentro, Ezio Trabucchi, 54 anni, di professione avvocato, reduce dalla conferenza stampa in cui ha annunciato ai cronisti la bella notizia dell’apertura della bretella che evita a Valfurva - paese per il quale assiste oltre 50 operatori economici, danneggiati dalla prolungata chiusura della provinciale numero 29 - l’isolamento.

«Ritengo che sia mio diritto di indagato - sottolinea Trabucchi, assistito legalmente nella vicenda dalle colleghe di studio Tecla Andreola e Chiara Sosio del Foro di Sondrio - che l’indagine si definisca al più presto con un’archiviazione, come ovviamente auspico, o con una richiesta di rinvio a giudizio. Sono tranquillo e sereno nella mia coscienza e reputo lo siano anche gli altri coindagati che conosco, a cominciare dal mio ex vice sindaco Gabriele Viviani: tutte persone che svolgono il loro lavoro con molta professionalità. Io uso molto i social e oggi, una volta letto l’articolo de “Il Giorno”, ho postato sul mio profilo social il seguente detto popolare: “Male non fare, paura non avere”. E continuo a ricevere messaggi di solidarietà da quanti hanno saputo, tramite la stampa, che sono inquisito dalla magistratura».

Ezio Trabucchi ha alle spalle un’intensa e importante attività amministrativa: non solo è stato sindaco di Valdidentro per 15 anni. Ha ricoperto, infatti, altri importanti ruoli pubblici. «Sono stato amministratore pubblico per 23 anni - ricorda l’avvocato con studio in Alta Valtellina – di cui circa tre trascorsi come presidente della Comunità montana, altri 5 anni nell’amministrazione provinciale guidata da Enrico Dioli, sono stato inoltre segretario provinciale del Partito Popolare quando avevo solo 29 anni, ma ho avuto anche importanti incarichi a livello regionale. In tanti anni di impegno politico non ho mai avuto una condanna». Il legale rammenta di avere avuto un solo guaio con la Giustizia. «Si trattò di un procedimento penale - rievoca Trabucchi - innescato da una denuncia della Forestale. In quei tempi avevo chiesto ai residenti di tenere puliti i prati, di provvedere agli sfalci, dando loro l’autorizzazione, dopo che mi ero documentato sulla possibilità di farlo, di bruciare le erbe e il fieno raccolti. Scaturì la denuncia della Forestale e, al processo, fu la stessa Procura a chiedere l’assoluzione per me».

Nel 2016 l’apertura del fascicolo, di cui è titolare il sostituto procuratore Stefano Latorre, per il quale risulta ora ancora indagato, per fatti che risalirebbero al 2014. «Nel 2014 - dichiara - ho finito il mio 3° mandato da sindaco, e, a oggi, non conosco i fatti che mi vengono contestati. Ma posso assicurare che non sono un corrotto. E, inoltre, ho sempre rispettato anche ruoli e responsabilità dei miei funzionari. Nessun responsabile di servizi potrà mai affermare che io lo abbia indotto a fare cose che non doveva fare». Oltre a lui, Viviani e l’imprenditore Andrea Galli, di cui abbiamo riferito ieri, sotto indagine risultano esserci anche Gilberto Giacomelli, classe ’63, Valerio Lanfranchi, classe ’60, ed Ezio Lazzeri, classe ’60, più altri i cui nomi sono, al momento, top secret.