Un piano di prevenzione contro i troppi vandalismi

Si è tenuto un vertice presieduto dal prefetto. Salvatore Pasquariello per cercare le misure idonee

Migration

di Michele Pusterla

I vandalismi all’Istituto di formazione Enaip di Morbegno, ma anche quelli registrati in questi giorni a Sondrio, sono un grido di allarme lanciato da alcuni adolescenti e, in quanto tale, bisogna agire preventivamente oltre che individuare gli autori. Ne sono convinti i membri del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi proprio per trattare questo tema su richiesta del sindaco morbegnese, Alberto Gavazzi.

Sono stati poi analizzati alcuni episodi di vandalismo accaduti, innanzitutto, nei Comuni di Morbegno (quelli ai danni della sede Enaip, alla scuola Damiani e non solo) e del capoluogo, il piano controlli misti sui mezzi di trasporto pubblici, in particolare sulla rete di autobus in occasione della ripresa delle attività scolastiche, l’allarme relativo alla peste suina riscontrata in Regioni limitrofe alla Lombardia e le ordinanze relative al taglio di alberi e rami nelle vicinanze di strade.

"Si è trattato di singoli episodi non riconducibili a formazioni di gruppi abitualmente dediti a ciò – spiegano dalla Prefettura -. Quello che è emerso è la necessità di un’azione preventiva da affiancare all’attività di repressione e di individuazione dei responsabili. I vertici delle Forze dell’ordine hanno escluso la presenza in provincia di “baby gang” o di altre forme più organizzate di giovani e hanno fatto presente che, comunque, le indagini prontamente effettuate hanno già permesso in quasi tutti gli episodi denunciati di individuare i responsabili.

Anche da parte loro è emersa la convinzione che occorra agire in via preventiva mediante azioni congiunte e mirate. Non si è dunque in presenza di problematiche di sicurezza pubblica, ma di episodi di malessere e di disagio di alcuni adolescenti".

Il prefetto di Sondrio, Salvatore Pasquariello, ha quindi promosso, d’intesa con il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, la creazione di un gruppo di lavoro che coinvolga anche i Servizi di piano, il responsabile Enaip, i direttori socio sanitari di Ats e Asst, oltre che le Forze dell’ordine, e che individui iniziative anche di tipo culturale e preveda percorsi specifici per recuperare quelle forme di socialità sacrificate negli ultimi due anni a causa delle limitazioni legate alla pandemia tuttora in corso e ad aumentare la consapevolezza dei giovani su un percorso di legalità e di rispetto delle regole, supportando, soprattutto, quei ragazzi che per varie ragioni sono risultati più colpiti.