In trasferta per partorire, Elena torna a Santa Caterina: "Abbiamo bisogno di radici"

L'appello della neomamma: "Abbiamo diritto di vivere a casa nostra". Ezio Trabucchi: "Gli interventi sul monte devono essere fatti in fretta"

La strada provinciale numero 29 della Valfurva chiusa al traffico

La strada provinciale numero 29 della Valfurva chiusa al traffico

Sondrio, 19 settembre 2019 - Poco più di tre settimane fa, a fine agosto, aveva lasciato a malincuore la sua casa a Santa Caterina Valfurva perché ormai prossima al parto. Una storia, quella di Elena Pedranzini, che avevamo raccontato sulle pagine de «Il Giorno» e che aveva colpito tutti, così come aveva colpito la voglia di questa mamma di tornare al più presto nella sua Santa, nonostante le tante difficoltà dettate dalla chiusura della strada per la frana del Ruinon. E ieri, dopo solo dieci giorni dalla nascita del piccolo Noel, venuto alla luce l’8 settembre, la bella famigliola, composta da mamma Elena, papà Andrea e dai piccoli Jamila e Noel, è tornata a Santa Caterina, e per restarci.

«La scelta è stata quella di tornare a Santa perché qui ci sono la nostra casa, i nostri affetti e in un momento di grande cambiamento per la nostra famiglia abbiamo bisogno di radici per ritrovare l’equilibrio – racconta la mamma 36enne -. E quale posto migliore se non la propria casa e i luoghi del cuore? Queste belle giornate di sole hanno confermato che per la nostra famiglia stare qui tutti insieme è puro benessere. L’autunno però è alle porte, confidiamo nel tempo bello ma potrebbe cambiare da un giorno all’altro». «Fate presto – è l’appello di Elena Pedranzini alle istituzioni - abbiamo diritto di poter continuare a vivere a casa nostra e le famiglie che si son dovute trasferire devono poter tornare al più presto alla normalità e alle proprie abitazioni. Sosteneteci, aiutatateci e soprattutto fate presto!».

Lo stesso appello lanciato ieri anche dall’avvocato Ezio Trabucchi, che rappresenta gli operatori economici di Santa, ormai in ginocchio: «Bisogna fare bene, ma anche in fretta. Gli operatori economici di Santa Caterina mi esprimono quotidianamente le loro preoccupazioni in merito ai tempi di apertura della strada provinciale numero 29, non potendo ancora dare certezze alla clientela per l’imminente stagione invernale. Nei giorni scorsi, anche per la forte presa di posizione e per la costante sollecitazione degli operatori, i lavori sono iniziati nella direzione auspicata. A fine mese dovremmo incontrare le istituzioni coinvolte, alle quali è stato chiesto un momento di confronto e di verifica. Bisogna fare bene ma anche in fretta, con le procedure d’urgenza previste ex lege e cogliendo tutte le possibilità atte a ridurre i tempi. Una sfida che deve essere vinta per il bene di una comunità e di un territorio, da troppo tempo in una situazione penalizzante e mortificante». Susanna Zambon