FULVIO DOMENICO D'ERI
Cronaca

Tirano, Foro Boario “libero”: dissequestrata l’area. Persi 2 anni di tempo per la riqualificazione

Non sono stati rilevati né amianto né rifiuti pericolosi. Il progetto prevede zone verdi e la costruzione di una palestra

Il primo cittadino Franco Spada

Il primo cittadino Franco Spada

Tirano (Sondrio) – Tolti i sigilli al Foro Boario. È stato infatti notificato nella mattinata di martedì al primo cittadino Franco Spada il verbale col quale si dispone il dissequestro del sito di 15.350 metri quadri, bloccato due anni fa per far luce sulla eventuale "… presenza di rifiuti di vario genere compresi lastre di eternit". Al sindaco, in quanto custode giudiziario, era stato notificato dalla Procura della Repubblica di Sondrio il decreto di convalida del sequestro probatorio del Foro Boario. Poi la conclusione positiva, col dissequestro dell’area che pone fine alla questione.

Franco Spada è amareggiato e sul suo profilo Fb sulla vicenda dice che se fosse in vita Ennio Flaiano avrebbe sicuramente scritto un articolo ironico in cui "avrebbe rappresentato il perché l’Italia odierna va male ripiegata tutta non verso una cultura del fare, pro attiva e costruttiva in una leale collaborazione tra apparati dello Stato che fu tipica del periodo dopoguerra, ma nel pensiero del sospetto del pregiudizio e del complotto di una società sempre più chiusa che ha paura del suo futuro. E questo è particolarmente grave nella relazione tra apparati dello Stato che dovrebbero tendere ad un unico interesse che è quello del cittadino".

«La verità pur a distanza di tempo non è ovviamente deformabile né alterabile e quello che è emerso dopo ben 2 anni che nulla di scorretto è stato fatto dalle amministrazioni coinvolte, che non vi è nessun reo e nessun reato. Che non sono stati rilevati nell’area né amianto né rifiuti pericolosi. Nulla di nulla! E tutto questo penare di 2 anni sarebbe stato evitabile se al posto del pregiudizio in fase di indagine fosse stata usata la semplice logica cartesiana ed è per questo che è difficile darne una giustificazione e farsene una ragione". Sul quell’area erano tanti i progetti previsti tra i quali la realizzazione di spazi verdi e servizi pubblici e una palestra scolastica. Le opere potranno essere ora realizzate, con (almeno) due anni di ritardo sulla tabella di marcia.