Smerciavano stupefacenti. Otto ricercati

Otto spacciatori, presumibilmente coinvolti in un giro di droga nei boschi vicino alla Statale 36, sono stati oggetto di mandati di cattura emessi dal tribunale di Lecco. Quattro sono stati arrestati, mentre gli altri sono ancora latitanti. I sospettati, tutti di nazionalità marocchina, sono accusati di spaccio di cocaina, eroina e hashish. Durante le indagini, sono state raccolte prove fotografiche, video e testimonianze dei clienti.

Otto mandati di cattura a carico di altrettanti spacciatori o, fino a eventuale condanna definitiva, presunti tali. Li ha firmati il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lecco, su richiesta del pm incaricato del caso, che ha coordinato le indagini degli agenti della Mobile su un giro di droga nei boschi dello spaccio a ridosso della Statale 36, tra Bosisio Parini, Sirone e Molteno. Quattro dei ricercati sono stati arrestati, gli altri al momento risulterebbero irreperibili, forse scappati all’estero, oppure nascosti in qualche bivacco.

Le misure dell’ordinanza di custodia cautelare sono state emesse appunto contro 8 marocchini, che hanno 31 anni, 32, 28, 26, due 25, 22, e 20 anni: sette sono irregolari in Italia, tutti sono senza fissa dimora.

Durante gli accertamenti, durati mesi, con pedinamenti e appostamenti vecchia maniera, oltre che con controlli mirati camuffati da normali posti di blocco stradale, i poliziotti hanno documentato con foto, video e testimonianze dirette dei clienti, che gli otto avrebbero spacciato soprattutto cocaina, eroina e hashish.

I quattro arrestati, ieri, dal carcere sono stati trasferiti in tribunale per l’udienza di convalida e per l’interrogatorio di garanzia: tre hanno sostanzialmente ammesso quanto loro contestato, uno, già in passato coinvolto in procedimenti giudiziari, invece ha negato di essere coinvolto nel giro di spaccio. Quest’ultimo, sebbene si sia avvalso della facoltà di non rispondere, ha comunque voluto rendere dichiarazioni spontanee come sua facoltà, proprio per cercare di convincere che lui non c’entri niente.

Daniele De Salvo