Smaltimento dei detriti. L’idea del riciclo

A Chiavenna si discute dell'utilizzo dei detriti da demolizioni per opere pubbliche locali, con l'obiettivo di ridurre costi e impatti ambientali.

Per il problema dello smaltimento dei detriti derivanti dalle demolizioni qualcosa si muove. In provincia di Sondrio gli operatori del settore edile si stanno infatti chiedendo come poter utilizzare il materiale stoccato nei depositi valtellinesi di frantumazione, derivante da precedenti lavori edili, nei lavori pubblici già appaltati e in corso di realizzazione, quali per esempio la tangenziale di Tirano o negli altri lavori programmati per l’allargamento della SS 38, o i futuri lavori alla Sassella o alla rotonda del Trippi in fondo alla tangenziale di Sondrio. Materiale a chilometro zero, con costi minori per il trasporto, che permetterebbero di evitare di doverli trasportare da zone più lontane con quel che ne consegue in termini di traffico, di code e di inquinamento. Di questo argomento, oltre che di tanti altri non meno importanti, si è parlato a Chiavenna nel corso di un incontro, organizzato dal Consiglio generale dell’Ance Lecco – Sondrio presieduto da Luca Fabi in collaborazione con il consigliere Sebastiano Guerini, al quale ha partecipato, oltre al sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta e al vicepresidente vicario della Cm Valchiavenna Michele Rossi, anche l’assessore regionale agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica di Regione Lombardia Massimo Sertori. E lo stesso Sertori ha assicurato "che a breve sarà organizzato un incontro con il nuovo responsabile della struttura territoriale Anas Nicola Prisco, a cui saranno invitate anche le associazioni in rappresentanza della filiera delle costruzioni di Lecco e Sondrio". Un’ottima occasione per parlare anche dell’argomento "detriti a chilometro zero nelle opere viabilistiche della Valtellina". Ulteriori temi affrontati nella serata di Chiavenna sono stati quello della revisione periodica del prezziario regionale delle opere pubbliche in Lombardia e quello della presenza di arsenico nelle terre da scavo in Valtellina. Particolare soddisfazione è stata espressa dal presidente Luca Fabi sulla disponibilità offerta da Sertori e dalle Istituzioni locali, cui è stata manifestata l’intenzione di Ance di collaborare attivamente per la soluzione dei problemi locali. Fulvio D’Eri