Si va verso un riequilibrio pluriennale del bilancio

Il primo cittadino Roberto Canesi aveva chiesto alla Corte dei Conti come muoversi dopo il dissesto

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Non è solo il futuro del Casinò a preoccupare a Campione dove, da mesi, sindaco e Giunta sono al lavoro per cercare di ristabilire l’equilibrio di bilancio che manca dal 7 giugno 2018, quando venne deliberata la dichiarazione di dissesto. Nei mesi scorsi il sindaco, Roberto Canesi (foto), aveva scritto alla Corte di Conti per sapere se, in assenza del bilancio di previsione, fosse possibile procedere a un’ulteriore dichiarazione di dissesto. I giudici contabili della Lombardia hanno risposto che "il Comune che ha deliberato lo stato di dissesto, e che non è in grado di predisporre l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, non può deliberare una seconda dichiarazione di dissesto finanziario senza aver chiuso la prima procedura". E’ possibile "ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale", nel caso in cui ricorrano tutti i presupposti. Una via che il sindaco sta valutando, come ha scritto in questi giorni rispondendo all’interrogazione del consigliere di minoranza Marco Boffa.

"L’amministrazione sta approntando gli atti propedeutici per la predisposizione di un bilancio stabilmente riequilibrato da sottoporre, a breve, all’approvazione del Consiglio e dei competenti organi superiori". In questi giorni Canesi ha partecipato a videoconferenze con i funzionari del Viminale e del Mef per discutere la possibilità di un riequilibrio pluriennale. Al 21 settembre il Comune poteva contare su un saldo di cassa di 5.209.759 euro, la differenza tra 17.325.623 euro di entrate e 12.115.853 euro di uscite. "Le linee programmatiche di mandato verranno iscritte all’Odg di un prossimo Consiglio comunale – ha spiegato il sindaco nella risposta a Boffa –. E’ ben nota la straordinariamente anomala situazione in cui versa il Comune privo di un bilancio approvato dopo circa 2 anni dalla dichiarazione del dissesto del 7 giugno 2018. Va da sé che non avendo approvato i documenti di programmazione contabile è stato impossibile accertare il rispetto degli equilibri di bilancio". Non è stato possibile prevedere l’ammontare delle risorse da assegnare all’organo straordinario di liquidazione, ma la stima supera i 5 milioni. Per la dismissione del patrimonio immobiliare "le stime delle perizie non si sono rivelate congrue ai valori di mercato", così il patrimonio immobiliare del Comune andrà sottoposto a nuova valutazione con l’aiuto dell’Agenzia delle Entrate. R.C.