Scomparso in Valmalenco, sub in azione nel lago Palù

Ricerche subacquee di Mattia Mingarelli, il 30enne di Albavilla scomparso da due settimane

Un sub dei carabinieri durante un’immersione

Un sub dei carabinieri durante un’immersione

Chiesa in Valmalenco (Sondrio), 20 dicembre 2018 - Un'altra giornata di ricerche subacquee, ma ancora non c’è traccia di Mattia Mingarelli. Il 30enne di Albavilla, professione agente di commercio, sembra svanito nel nulla dal 7 dicembre. Sono ormai 13 i giorni di angoscia e preoccupazione per la famiglia di Mattia, visto l’ultima volta nella zona dei Barchi in Valmalenco, sopra San Giuseppe.

«Ora sposto la macchina nel parcheggio più a valle, così non resto bloccato. Poi vado con Dante a fare una passeggiata sulla neve fino al lago Palù». Queste le parole dette ai gestori del rifugio “La Gusa”, dove aveva pranzato, e da allora il vuoto, o quasi. E ora si cerca nel lago ghiacciato al Palù: 1921 metri di quota, e temperature che nella notte non esitano a raggiungere i meno 20 gradi. Due giornate di immersioni per i carabinieri subacquei di Genova, ma nessun riscontro. Mattia sembra non essere nemmeno lì. L’arrivo dei sub non è passato inosservato: il furgone che li ha portati da Genova a Chiesa in Valmalenco è stato parcheggiato davanti alla caserma dell’Arma, sulla fiancata campeggia la scritta “Carabinieri subacquei”. Le immersioni dei sub dei carabinieri, coadiuvati dai sub di Milano dei Vigili del fuoco che hanno fatto da supporto, non hanno portato ad alcun risultato, ma non si può affermare con certezza che il 30enne non si trovi lì. Il lago non è tanto profondo, ma presenta un fondale molto torbido, non è quindi facile riuscire a scandagliarlo.

Come mai, però, gli inquirenti hanno deciso di percorrere questa strada? Stanno seguendo una “pista” che porta in quella direzione? Impossibile dirlo, perché le indagini sono caratterizzate dal più stretto riserbo. «Stiamo svolgendo nuovi accertamenti, vi terremo informati», si limita a dire il procuratore che al momento non conferma né smentisce l’esistenza di un fascicolo con un’ipotesi di reato. Non resta che aspettare. E, intanto, la famiglia non perde la speranza di conoscere la verità e sapere dove sia il loro Mattia. In questi giorni gli accorati appelli di un amico stretto su Fb, con l’obiettivo di far venire alla luce la verità sulla scomparsa del comasco. «Mattia non se n’è andato, me l’ha portato via qualcuno e tutti noi vogliamo sapere cosa è successo veramente e ritrovarlo!», scrive Luca Sparascio.