Morto sul ghiaccio: addio fra gli applausi a Schic, amato volontario

A Chiesa in Valmalenco i funerali di Franco Ferrari, scomparso a 53 anni

Il funerale di Franco Ferrari (National Press)

Il funerale di Franco Ferrari (National Press)

Chiesa in Valmalenco (Sondrio), 11 ottobre 2018 - «Ciao Schic». Una folla commossa e silenziosa, ieri pomeriggio, ha voluto dare l’ultimo saluto Franco Ferrari. L’imprenditore di Chiesa, 53 anni, padre di tre figli, molto conosciuto in tutta la Valmalenco, è morto domenica mentre stava effettuando un’escursione, in compagnia della moglie e di un’amica, lungo il sentiero glaciologico Marson (Lanzada). Una tragica scivolata da una roccia gli è costata la vita. Il suo cuore ha smesso di battere su quel maledetto ghiacciaio.

Ieri, nel santuario degli Alpini a Chiesa, a dare l’ultimo saluto a Franco, Schic per gli amici, c’era tutto il paese che si è stretto attorno alla moglie Cristina e ai figli Eleonora, Emanuele ed Elisa. Presenti anche i sindaci della Valle, poi il coro Armonie in voce che ha intonato i canti ed i volontari, della sua amata Croce rossa, tutti in divisa e picchetto d’onore. Molti arrivati da Sondrio e dalle sedi Cri dell’Aprica e Morbegno oltre a qualche volontario giunto da Milano: «Salivamo in Valmalenco per i turni-vacanza in ambulanza durante i periodi estivi ed invernali – hanno confermato -. Era una grande persona, ci mancherà moltissimo».

«Franco era volontario della Cri da più di 30 anni ed era il referente territoriale proprio per la Valmalenco - racconta la presidente della Cri di Sondrio, Giuliana Gualteroni -. È stato una guida molto importante per tutti i volontari sia quelli storici che per i giovani, in più partecipava sempre con molto entusiasmo alle iniziative benefiche». Ultima di queste, l’installazione di tre defibrillatori. «Schic era sempre sorridente e disponibile, sono rimasta sconvolta sia come sindaco che come amica – ha aggiunto il primo cittadino, Renata Petrella -. Era sempre pronto alle esigenze del territorio, tanto che solo alcuni giorni fa avevamo parlato su dove mettere tre defibrillatori in paese e lui si è subito reso disponibile per promuovere anche i corsi per l’utilizzo». Infine la Preghiera del volontario, il messaggio del prefetto Scalia e un sentito applauso.