Rsa, bollette gas e luce triplicate "Questo servizio va tutelato"

Appello alle istituzioni: serve un sostegno. Altri rincari renderebbero. le rette insostenibili

Un salasso. Le spese triplicate. Anche le 65 Rsa bergamasche sono costrette a fare i conti con le bollette impazzite, sia sul fronte del gas sia su quello dell’elettricità.La stangata potrebbe aggirarsi complessivamente almeno sui 5-10 milioni di euro di extra-costi, ma le soluzioni paiono ancora più complesse. Perché dell’energia le Rsa non possono fare a meno: quest’estate, caratterizzata da una grande calura, l’aria condizionata all’interno delle strutture era imprescindibile; quest’inverno sarà necessario garantire ancor più caldo. Senza dimenticare le apparecchiature elettromedicali da utilizzare quotidianamente per gli anziani ospiti.

A seconda della grandezza di ciascuna struttura, gli aumenti annui si traducono in diverse decine di migliaia di euro o in alcune centinaia di migliaia in più di costi. Nelle realtà più grandi, i rincari sono addirittura nell’ordine del milione di euro.Prendendo i dati di una Rsa con un’ottantina di posti letto (la grande maggioranza delle strutture bergamasche accoglie tra i 60 e i 120 ospiti), la spesa mensile dell’energia è passata dagli 8mila euro mensili dello scorso anno agli attuali 27mila: una spesa praticamente triplicata, quasi 20mila euro in più ogni mese; su 12 mesi, gli extra-costi superano abbondantemente i 200mila euro.

"Abbiamo poche leve per far fronte a questa situazione – sottolinea Barbara Manzoni, presidente dell’Associazione San Giuseppe, realtà rappresentativa delle Rsa bergamasche d’ispirazione cattolica –. Non possiamo ritoccare più di quanto fatto finora le rette, perchè non possono diventare insostenibili per le famiglie. Si sta pensando a come creare delle sinergie per autosostenerci. Il nostro è un grido d’allarme che va raccolto dalla politica e dalle istituzioni, dare attenzione alle Rsa vuol dire dare attenzione a tutto il mondo della fragilità".

Michele Andreucci