"Piccoli paesi sempre penalizzati"

Dopo il lockdown interviene Maffezzini, sindaco di Chiuro e presidente dell’Unione Comuni della Lombardia

Migration

Le norme restrittive, imposte da oggi per limitare il contagio del Covid 19, sono uguali, in Lombardia, sia per i residenti del Comune di Milano sia a quelli di uno dei tanti piccoli paesi valtellinesi e di altre zone montane. Ma non solo. Banalmente, in alcuni Comuni valtellinesi mancano negozi di determinati settori oppure ce n’è solo uno e non ha determinati articoli. Una penalizzazione per i residenti. Nei giorni scorsi il presidente nazionale dell’Uncem, Marco Bussone, ha detto chiaramente che è "sbagliato mettere sullo stesso piano i grandi centri con i piccoli Comuni", citando tra gli esempi anche Chiuro e dicendo che è "diverso da Torino". Parole chiarissime.

A ribadire il concetto ci pensa Tiziano Maffezzini, sindaco di Chiuro, ma anche presidente dell’Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani della Lombardia. "Non posso che essere completamente d’accordo su quanto affermato dal presidente Bussone – ha detto Maffezzini -, un conto è chiudere Comuni di grandi città, dove i cittadini possono trovare facilmente il necessario, essendoci in questi centri di tutto e di più, un conto è chiudere nella stessa maniera i Comuni più piccoli, come quelli di montagna, dove non ci sono al loro interno tutti i servizi. E stiamo parlando di servizi indispensabili e di cose comunque importanti per la vita quotidiana per i quali, in tempi normali, il cittadino si reca in comuni limitrofi o comunque poco distanti. La storia dei limiti comunali è a mio modo di vedere un concetto sbagliato, un conto è Milano e un’altra storia è uno dei tanti Comuni delle valli alpine". E ancora: "Si spera che, come è successo in occasione del primo lockdown, nelle varie norme ci sia ancora quella che permette al cittadino di recarsi anche al di fuori dei confini comunali per acquistare beni e servizi importanti che non trova entro i confini del proprio Comune di residenza. C’è stata, un’altra volta, poca attenzione per le piccole realtà e per i suoi abitanti, bisognerebbe pensare anche a chi vive in ambienti diversi da quelli di Roma o di altri centri urbani molto grandi".

Tanti, in questi giorni, i commenti che molti valtellinesi, e non solo, hanno lasciato sui social. Ribadiscono il concetto espresso dagli esponenti dell’Ancem sulla diversità tra i grandi centri e quelli piccoli.

Fulvio D’Eri