DANIELE DE SALVO
Cronaca

Ospedale Mandic, crollo dei parti Punto nascita a rischio chiusura

Merate, i sindaci chiedono il mantenimento. E la dirigenza di Asst assicura che non è in pericolo

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di Daniele De Salvo

Il Punto nascita dell’ospedale di Merate rischia di morire. Nel 2022 al San Leopoldo Mandic la cicogna è passata solo 276 volte, meno di un terzo delle 1.045 volte del 2012. È il secondo anno consecutivo in cui non viene raggiunta la soglia minima di sicurezza dei 500 parti: nel 2021 al presidio brianzolo sono nati infatti 490 bambini. Per non chiudere il reparto di Ostetricia del presidio brianzolo occorre una deroga e per chiederla ci vogliono motivazioni fondate, come sanno alla clinica G.B. Mangioni Hospital di Lecco, la cui Maternità è stata soppressa nel 2015 per un numero troppo esiguo di parti. "Abbiamo domandato rassicurazioni al direttore generale dell’Asst di Lecco, di cui fa parte l’ospedale di Merate – spiega Daniele Villa, sindaco di Robbiate e rappresentante di tutti i colleghi del Meratese -. Ha garantito che l’obiettivo è quello di rilanciare il Punto nascita del San Leopoldo Mandic. Vigileremo affinché non rimanga una dichiarazioni di intenti. Non permetteremo che il nostro ospedale perda un altro servizio fondamentale per le cittadine del nostro territorio".

"Non è mai stata prevista alcuna chiusura del Punto nascita del San Leopoldo Mandic – ribadiscono direttamente i vertici della sanità pubblica provinciale -. È tra le nostre priorità rilanciare, implementare e migliorare laddove possibile, con tutte le azioni necessarie, il reparto di Ostetricia. L’obiettivo è riportare a nascere a Merate la tipologia di neonati che negli anni scorsi, per diverse ragioni, sono nati in altri ospedali. La qualità dell’assistenza e le relazioni umane sono i punti di forza dell’Ostetricia meratese, i cui operatori lavorano costantemente per garantire risposte più che adeguate ad ogni mamma e bambino". La flessione delle nascite all’ospedale a Merate è costante, nell’ultimi 12 mesi si è però verificato un tracollo. Dipende, tra il resto, dalla denatalità, dalle dimissioni dell’ex primario e del suo aiuto e dal trasferimento di parecchie donne in dolce attesa da Merate a Lecco. Nell’anno appena concluso all’ospedale Alessandro Manzoni i parti sono stati 1.716 per 1.756 bimbi nati, quasi 200 in più del 2021, tanti quante le pazienti trasferite dal San Leopoldo Mandic perché in gravidanza ritenuta a rischio.