Sondrio, neonata morta poche ore dopo il parto: a processo ginecologa e ostetrica

Rinviate a giudizio con l'accusa di omicidio colposo

L'ospedale di Sondrio

L'ospedale di Sondrio

Sondrio, 23 maggio 2019 - Giuseppa Mangione, medico ginecologo di 63 anni residente a Montagna in Valtellina e Cristina Mossini, ostetrica 35enne di Ardenno, sono state rinviate a giudizio oggi dal giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Sondrio. Sono accusate di omicidio colposo per la morte di una neonata i cui genitori risiedono in Bassa Valtellina. Il processo si aprirà il prossimo 21 novembre.

I fatti risalgono alla notte tra il 10 e l'11 aprile 2016,quando il medico e l'ostetrica erano di turno nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Sondrio. «Nonostante il tracciato cardiotocografico fosse stato qualificato come non rassicurante» già alle 23.51 del 10 aprile, e con il passare del tempo - si legge nel capo di imputazione - «diveniva ancor più patologico, evidenziando una condizione di sofferenza del feto, le imputate non avrebbero valutato adeguatamente le difficoltà del travaglio e la sofferenza fetale, continuando ad operare per giungere ad un parto naturale, anziché procedere con un cesareo». Solo alle 4.16 era stato allertato il ginecologo di guardia, intervenuto con manovre di emergenza, ricorrendo anche all'utilizzo della ventosa per dare alla luce la bambina. Ma era troppo tardi. La piccola, una volta nata, è stata sottoposta a manovre rianimatorie e trasferita nel reparto di Terapia intensiva neonatale all'ospedale «Manzoni» di Lecco; ma poco dopo le 15 del giorno dopo la bimba è spirata.