Coronavirus, morto un altro medico. Intanto avanza l’inchiesta sulle Rsa in Valle

Il Covid-19 uccide il dottor Oscar Giudice, 73 anni di Lovero

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Lovero (Sondrio), 8 maggio 2020 - Il terzo medico operante in Valtellina e Valchiavenna che, dall’inizio della pandemia, è morto. Dopo i dottori De Giglio, medico di base di Novate Mezzola, e Rubino, in servizio al reparto Cure Palliative di Morbegno e primario dell’intero servizio a livello provinciale, si è spento ieri all’ospedale “Morelli” di Sondalo, dove era ricoverato da circa un mese, il dottor Oscar Giudice, 73 anni, di Lovero, di cui è stato sindaco, ai tempi ancora della Dc, e poi presidente della Comunità Montana di Tirano.

L’altro giorno è stato estubato, in quanto le sue condizioni di salute apparivano in ripresa e si era concesso una videochiamata con i famigliari, ma poi ieri l’improvviso tracollo, dovuto anche probabilmente ai tanti giorni di dura lotta dal letto del nosocomio sondalino con il terribile virus. Da alcuni anni in pensione, il dottor Giudice, figura pubblica molto conosciuta nel Tiranese, apprezzato medico di famiglia, vista l’emergenza-Covid, aveva deciso di tornare a indossare il camice bianco. Aveva, infatti, iniziato a prestare la sua preziosa opera nelle Case di riposo di Teglio e Chiuro, per poi ammalarsi e venire ricoverato nella struttura ospedaliera dell’Alta Valle. Lascia nel dolore, oltre a tanti amici e colleghi che ne apprezzavano le doti umane e professionali, la figlia Sara, geriatra e attualmente consigliere comunale a Lovero, e la moglie Bruna Trolli, classe 1955, a lungo in servizio all’ospedale civile di Sondrio come chirurga, prima di approdare alla pensione.

Intanto la seconda fase dell’inchiesta della Procura sulle morti sospette nelle Rsa della Valle si concentra, in particolare, su una che avrebbe accolto alcuni pazienti Covid dimessi da ospedali di altre province, in quanto in via di guarigione, accogliendo la richiesta di Regione Lombardia.