Morbegno, via alla maxi riqualificazione dell’ex piscina: sarà una palestra polivalente

Appaltati i lavori da 2,6 milioni nell'impianto 'Enea Mattei'. Una parte della struttura sarà dedicata all'arampicata indoor

Il rendering del nuovo impianto sportivo a Morbegno

Il rendering del nuovo impianto sportivo a Morbegno

Morbegno (Sondrio) - Sono stati finalmente appaltati i lavori di riqualificazione del Palasport Comunale “Enea Mattei“ relativi alla parte riguardante l’ex piscina. L’Amministrazione comunale di Morbegno, dopo un iter lungo e difficile dovuto principalmente all’aumento incontrollato dei prezzi delle materie prime che ha reso necessario reperire nuovi fondi e suddividere il progetto in lotti funzionali, può finalmente annunciare che i lavori avranno inizio da febbraio.

L’appalto, del primo lotto funzionale dell’importo di 2.645.000 euro, è stato reso possibile grazie ai finanziamenti della Provincia di Sondrio, della Cm di Morbegno e delle Fondazioni Promor e Mattei che hanno creduto dall’inizio in questa operazione nata da un concorso di idee da loro proposto nel 2017. L’impresa che si è aggiudicata i lavori, con il ribasso del 7,2%, è la Bertola Costruzioni srl che ha partecipato in Raggruppamento Temporaneo d’Imprese con la Officine Pedroncelli srl.

"I lavori del 1° lotto - spiega Franco Marchini, assessore ai Lavori pubblici - sono diversi: trasformazione del corpo ex piscina in palestra polivalente. La nuova palestra pluriuso verrà realizzata mediante la completa riconversione degli spazi originariamente destinati all’impianto natatorio e sarà messa a disposizione dell’Istituto Saraceno-Romegialli per lo svolgimento delle attività scolastiche di educazione fisica e nei periodi restanti costituirà un’importante alternativa per tutte le società sportive. Il medesimo lotto comprende l’ampliamento della nuova palestra polivalente verso nord con una palestra di arrampicata. Il progetto prevede la realizzazione di uno spazio da dedicare esclusivamente all’arrampicata indoor. Questa scelta è dovuta alla necessità di creare una superficie d’arrampicata complessiva che abbia delle estensioni tali da essere economicamente vantaggiosa dal punto di vista gestionale e che consenta lo svolgimento di competizioni a norma di regolamenti". "La parte posta in proiezione Nord alla piscina - aggiunge Marchini - sarà dedicata all’arrampicata con corda, e alle gare di velocità e difficoltà che necessita di un’altezza minima di 15m, verso est un’area è per il bouldering, in cui si arrampica senza l’ausilio della corda di sicurezza".