ll festival “senza nome” sbarca a Livigno e in Emilia

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ANNONE BRIANZA (Lecco)

Centomila spettatori da tutto il mondo; tre palcoscenici; 110 artisti internazionali; un indotto per il territorio di 8 milioni di euro; un migliaio di persone al lavoro; alberghi, B&B, campeggi e case vacanze sold out; 10 milioni di impression sui social.

Sono i numeri dell’edizione 2022 della tre giorni di Nameless Music Festival, il festival della electric e pop music che si è svolto lo scorso giugno nella nuova location della Poncia, tra Annone, Molteno e Bosisio, dove tornerà anche i prossimi 2, 3 e 4 giugno. La manifestazione, inaugurata nel 2013 a Lecco con quattromila presenze e passata pure per la Valsassina, nel 2023 compirà dieci anni. Gli organizzatori puntano a farla diventare ancora più grande. Intanto cambia nome: Nameless Festival, a indicare che non è solo musica.

È stata inoltre fondata un’etichetta discografica: verrà lanciata tra due settimane dall’Amsterdam Dance Event. Dalle sponde del lago di Annone, il Nameless sbarca poi a Livigno, con la Snowland Music Festival in programma dal 22 al 23 aprile, e Reggio Emilia, con il recupero di un’area dismessa e l’Omi Festival. Bilancio e prospettive di un’esperienza tutta lecchese sono state tracciate ieri dall’auditorium di Palazzo Lombardia a Milano. "Volevamo trasformare le nostre passioni in lavoro, e oggi siamo felici di poter dire che Nameless è probabilmente il più grande evento artigianale d’Italia – commenta Alberto Fumagalli, ceo e patron del Nameless –. Non esiste altro festival nato con capitali esigui e che si occupa direttamente di tutte le aree connesse all’evento".

"Ho sempre creduto in questo progetto e nelle persone che lo hanno creato e insieme a me sviluppato", aggiunge il booking manager Giammarco Ibatici. "Grazie a eventi come questi i giovani possono esprimersi, stare insieme e divertirsi in maniera sana e positiva", l’apprezzamento dell’assessore regionale ai Giovani Stefano Bolognini.

Daniele De Salvo