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Livigno pensa ai suoi anziani. Nasce un polo socioculturale. Un progetto per gli over 65

I nonni nel piccolo Tibet sono il 10% della popolazione. Lunedì la presentazione dello studio

Livigno pensa ai suoi anziani. Nasce un polo socioculturale. Un progetto per gli over 65

LIVIGNO

Uno spazio per i livignaschi di tutte le età. È allo studio un progetto di riqualificazione dei due edifici che ospitano la scuola primaria di Santa Maria, la sede dell’associazione Amici Anziani di Livigno e Trepalle, la palestra e la biblioteca. Gli immobili, come accaduto per la scuola di San Rocco, verranno rinnovati e completati con nuovi servizi, per creare una sorta di polo socioculturale dedicato ai cittadini di diverse età: dai bambini fino agli anziani. "Credo che l’età che avanza sia un tema che non può più attendere: circa il 10% della popolazione livignasca è over 65 – dice il sindaco Remo Galli (foto) – Come Amministrazione abbiamo contribuito in maniera significativa alla realizzazione della nuova Casa di riposo di Bormio, assicurandoci posti riservati ai nostri concittadini di Livigno e Trepalle, ma questo non basta. Dobbiamo gettare le basi per creare strutture e servizi in grado di mantenere i nostri anziani autosufficienti il più a lungo possibile. È il momento di restituire ai nostri nonni la stessa cura e attenzione che ci hanno riservato". "Un primo passo concreto lo abbiamo compiuto facendoci finanziare con 6 milioni di fondi olimpici, nei pressi di Aquagranda, una struttura per giovani e anziani con disabilità: 18 le stanze e i monolocali, tutti privi di barriere architettoniche. A Livigno – dice l’assessore ai Servizi alla persona e Politiche sociali Cristina Rupani – al momento non vi sono strutture residenziali dedicate agli anziani, questa rappresenta una prima sperimentazione. Come Amministrazione abbiamo molto a cuore l’inclusione senza distinzione di età. Lunedì alle 17 presso la sede dell’Associazione Amici Anziani di Livigno e Trepalle si terrà un incontro aperto alla cittadinanza per affrontare il tema anziani, con le loro esigenze e gli spazi dedicati. Quello del 24 è solo il primo di una serie di incontri che vedranno coinvolti i principali fruitori delle strutture. Le idee che usciranno da questi confronti e i feedback che riceveremo dagli alloggi di Aquagranda saranno utili per perfezionare il progetto di Santa Maria e creare il nuovo Centro diurno per anziani con strutture e servizi adeguati".

Fulvio D’Eri