La Valtellina verso le Olimpiadi: "Le opere strategica eredità"

Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana a Ponte al convegno “Milano Cortina 2026” "Stiamo portando avanti interventi che miglioreranno la qualità della vita del territorio" .

La Valtellina verso le Olimpiadi: "Le opere strategica eredità"

La Valtellina verso le Olimpiadi: "Le opere strategica eredità"

PONTE IN VALTELLINA

Le Olimpiadi sono un’occasione unica per veicolare l’immagine delle eccellenze lombarde. E le opere e le infrastrutture, realizzate grazie all’evento, sono per sempre. Questo uno dei concetti chiave espresso venerdì pomeriggio a Ponte in Valtellina dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, ospite del convegno "Milano-Cortina 2026: Giochi Olimpici e Paralimpici invernali".

A meno di due anni dal via dei giochi olimpici invernali, kermesse planetaria che vedrà la Valtellina al centro con Bormio e Livigno sedi delle prove di sci alpino maschile e scialpinismo e di snowboard e freestyle, sale l’attesa per le Olimpiadi, lo spettacolo più seguito a livello planetario con miliardi di contatti tra televisione e digitale. "Moltissime persone avranno la possibilità di conoscere i nostri territori e apprezzare le nostre capacità organizzative – ha detto il presidente Fontana, presente a Ponte insieme al padrone di casa Massimo Sertori, ad Antonio Rossi e all’amministratore delegato della fondazione Milano-Cortina 2026 Andrea Vernier -. Tutte le opere e le infrastrutture realizzate in Lombardia miglioreranno la qualità della vita del territorio e di tutta la nostra regione, un’eredità importantissima. Sarà un grande evento e un momento di visibilità generale per la Valtellina e l’Italia, dobbiamo arrivare pronti. Sarà una manifestazione che darà lustro ai nostri territori". L’assessore Massimo Sertori ha ricordato che "con grande senso di responsabilità dobbiamo arrivare all’appuntamento nei tempi e centreremo l’obiettivo, ne siamo convinti. Il passo è quello olimpico, sarà una grande festa per tutti". La chiosa l’ha fatta il presidente della Provincia di Sondrio Davide Menegola: "Dobbiamo ragionare sull’eredità che queste Olimpiadi lasceranno sul territorio. Per fare bene quello che vogliamo fare adesso dobbiamo chiederci cosa vorremmo essere dopo questo evento, unico. E questo vuol dire pensare al nostro futuro in chiave moderna declinando tre sostantivi parimenti importanti: solidarietà, sussidiarietà e sostenibilità, intesa come quell’equilibrio precario e importantissimo tra il territorio, la natura e chi ci deve vivere, chi ci deve investire e chi ci deve lavorare. Dobbiamo creare un equilibrio intelligente". Fulvio D’Eri