La guerra risveglia il mercato del mattone

Nella città murata per un immobile nuovo ci vogliono 5mila euro al metro quadrato

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Con la guerra che è tornata ad agitare l’Europa e l’inflazione in risalita dopo anni in cui era praticamente sparita il mattone è ritornato al suo ruolo di bene rifugio. Una tendenza ben fotografata dall’ultima edizione del Borsino immobiliare di Fimaa Como, uno strumento utile non solo per gli agenti immobiliari, ma anche per tutti quelli che cercano casa in provincia di Como. "Stiamo vivendo un momento positivo – conferma Claudio Zanetti – registriamo il 34% di compravendite residenziali in più. Ottimi risultati per gli immobili di nuova costruzione, ma anche per abitazioni usate e per quelle più vetuste, ville comprese, grazie al contributo del bonus ristrutturazione e alla possibilità di cedere il credito. Un numero di vendite elevato che rischia di destabilizzare il mercato". Andando a guardare le quotazioni il capoluogo si conferma il più desiderato dai comaschi, ma anche dai turisti e da chi vuole trasferirsi in città dal resto della Lombardia. In città murata impossibile acquistare qualcosa di nuovo senza essere disposti a spendere almeno 5mila euro al metro quadro, a meno che non si voglia scendere e di molto in classe energetica. Per trovare le "occasioni" bisogna arrivare alla classe G dove le quotazioni sono di 2.500 euro al metro quadro, oppure decidere di cercar casa in periferia, a Pontechiasso ad esempio dove al metro si possono risparmiare anche 2.700 euro rispetto al centro città. Le zone più appetite naturalmente rimangono quelle vista lago: viale Geno con 4mila euro al metro quadro, la zona dello Stadio, via Crispi e viale Varese. Nel capoluogo chi cerca casa valuta appartamenti che vanno dai 40 ai 105 metri quadri, mentre in provincia si cercano case più grandi, dai 60 ai 140 metri quadri, meglio se dotate di terrazzo e giardino. Roberto Canali