"L’ospedale dopo il Covid ritorni alla normalità"

Lo chiede il circolo Pd della città del Mera con Adriano Cassanelli: la medicina territoriale di montagna è stata smantellata, deve essere ricostruita

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di Michele Broggio

Anche il circolo Pd della Valchiavenna si mobilita a sostegno del presidio della città del Mera e chiede che i reparti, ora sospesi a causa dell’emergenza Covid-19, vengano ripristinati non appena la situazione sanitaria lo renderà possibile.

A chiedere una posizione chiara a Regione Lombardia e ai vertici di Asst, nei giorni scorsi, erano stati i sindaci della Valchiavenna e il comitato a cui ora vanno aggiunte anche le richieste dei Dem.

"Come Circolo – sottolinea il segretario Adriano Cassanelli – abbiamo lavorato con il livello provinciale del partito, seguito tutto il lavoro svolto dal Pd regionale e dal gruppo dei consiglieri regionali, sulla base di alcuni punti fermi". Secondo i Dem la medicina territoriale di montagna ha bisogni specifici, è stata smantellata e deve essere ricostruita; la rete ospedaliera deve prevedere un Piano provinciale; la pandemia ha aggravato la situazione, già molto carente, di offerta pubblica di diagnostica e di intervento e cura di tutte le patologie; l’immediato futuro deve mettere in campo una poderosa organizzazione relativa alla enorme campagna vaccinale anti Covid. "Tutto questo in Valchiavenna deve prevedere lo stretto rapporto con l’ospedale di Chiavenna – conclude Cassanelli – che è indispensabile veda ripristinati e potenziati tutti i reparti ora sospesi".

Presidio sanitario, quello della città del Mera, che anno dopo anno ha perso reparti, e utenti, dirottati al Moriggia Pelascini di Gravedona piuttosto che al Manzoni di Lecco.