Allarme in Valtellina: sugli sci infortuni a valanga

Folla, inesperienza, fretta. E i casi sono in aumento

incidenti sulle piste da sci

incidenti sulle piste da sci

Sondrio, 13 gennaio 2019 - Tanti infortuni sulle piste da sci della provincia di Sondrio dall’inizio della stagione invernale. Sono infatti 564 gli interventi effettuati dai poliziotti sciatori della Questura di Sondrio in un mese, in aumento rispetto all’andamento dello scorso anno. Un anno difficile, questo, con due bambine che sono morte sulle piste italiane, con le polemiche sulla sicurezza, con gli operatori del 118 in perenne allerta.

In Valtellina e Valchiavenna, il tempio dello sci lombardo, gli agenti in servizio sicurezza e soccorso sulle piste dei cinque principali comprensori sciistici dell’area, che può contare sulla formidabile attrattività di Livigno, Bormio, Aprica, Chiesa in Valmalenco e Madesimo, non hanno avuto tregua. Dei 564 interventi effettuati dal 6 dicembre al 6 gennaio scorsi, 427 sono stati innescati da cause accidentali, cioè da cadute in pista, 106 da scontri tra persone, 24 a malori e infine 7 da scontri con ostacoli fissi come alberi e parti degli impianti stessi.

Un superlavoro quello dei poliziotti sciatori, 17 in tutto quelli della Questura di Sondrio, che operano ogni giorno dalle 9 del mattino alle 17, almeno tre per turno, con la dotazione del caso, motoslitta e taboga, e in grado di prestare i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale di Areu 118. Non solo soccorso sulle piste, però. Gli agenti, che fanno parte della Squadra Volante, in un mese esatto hanno anche accertato 37 violazioni amministrative e comminato le relative sanzioni; il comprensorio più «colpito» è quello di Chiesa in Valmalenco (12 violazioni), seguito da quello di Madesimo con 11. Skiarea, quest’ultima, su cui si è prodotto il numero maggiore di scontri in pista fra persone. Gli infortuni non risparmiano nessuno, dai più piccoli agli adulti. E per quanto riguarda i bambini, dalla Questura giunge un invito: «Massima prudenza e affidateli ai maestri di sci nella fase iniziale, che sapranno dar loro molti consigli». E per gli adulti? «La raccomandazione è quella di mantenersi in allenamento e non sfidare la montagna, né in pista, né fuoripista, senza l’adeguato allenamento.

Le principali cause del gran numero di incidenti, infatti, sono le condizioni climatiche sfavorevoli, la grande affluenza sulle piste ma soprattutto la scarsa preparazione atletica». Non solo: complici di cadute rovinose anche gli sci o le tavole, strumenti sempre più evoluti che danno una maggiore sensazione di stabilità e quindi di sicurezza, facilitando la velocità. E la sensazione di sicurezza influisce sulla percezione del rischio, e i soggetti diventano più spericolati. Anche sulle piste da sci del Bresciano l’allerta resta alta. Dall’8 dicembre sono circa una cinquantina gli interventi eseguiti per soccorrere sciatori che si sono infortunati sulle piste. Questo il primo bilancio dell’attività svolta ccorso dei due presidi dei carabinieri al Tonale e sul monte Altissimo.