Tragedia di Ardenno, morta anche la mamma: l'ultimo dono di Mariagrazia

Sì all’espianto degli organi della mamma spirata ieri, dopo il filgio

Incidente ad Ardenno

Incidente ad Ardenno

Ardenno (Sondrio), 3 ottobre 2019 - Dopo la morte di Matteo Dei Cas, la cui vita è stata spezzata a soli 15 anni in un tragico incidente stradale avvenuto martedì alle prime luci dell’alba, ieri mattina la Valtellina si è svegliata con la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire: la sua mamma, Mariagrazia Pomoli, insegnante di Religione nella scuola media di Ardenno e alla Ligari di Sondrio, che martedì mattina era alla guida della Skoda Fabia travolta dal carico di legname di un camion, non ce l’ha fatta. Il suo cuore ha smesso di battere alle 7.30 di ieri, 24 ore dopo il terribile schianto già costato la vita al figlio. La donna, 56 anni, non ha mai ripreso conoscenza, non ha mai saputo che il suo adorato Matteo non c’era più, ha tentato di lottare come una leonessa per la propria vita, forse sperando di riabbracciare i suoi figli. Ma così, purtroppo, non è stato. Troppo gravi le lesioni riportate nell’assurdo incidente stradale, e nonostante dopo il lungo intervento chirurgico a cui è stata sottoposta all’ospedale Morelli di Sondalo i medici sembravano sperare che potesse, in qualche modo, riprendersi, alle 7.30 di ieri è stato constatato il decesso.

Era una donna generosa Mariagrazia Pomoli, una mamma che avrebbe fatto qualunque cosa per i suoi figli, un’insegnante dolce e premurosa. E così si è dimostrata anche nella morte: il suo ultimo atto d’amore è stato la donazione degli organi, e in particolare delle cornee. Lo avrebbe voluto, e il marito Enrico Dei Cas, travolto dal dolore per la morte del figlio prima e della moglie poi, ha acconsentito all’espianto. L’incidente costato la vita a madre e figlio è avvenuto pochi minuti prima delle 6.30 di martedì sulla statale 38 ad Ardenno. Mariagrazia Pomoli era alla guida della sua Skoda Fabia, stava accompagnandoMatteo aMorbegno, da lì avrebbe preso il treno per andare a scuola a Chiavenna, dove frequentava la seconda all’Istituto professionale “Crotto Caurga”, indirizzo alberghiero. Quella mattina il 15enne aveva perso l’autobus e aveva chiesto quindi un passaggio alla mamma. All’altezza del bar “Il Chiosco” la piccola utilitaria ha incrociato un camion carico di assi di legno di una ditta di Colico. All’improvviso il rimorchio ha perso il carico, le assi di legno hanno sfondato il parabrezza dell’auto come proiettili impazziti. Un impatto violentissimo, e la vita di Matteo si è spezzata proprio lì, in quel momento, mentre la madre l’ha raggiunto ventiquattr’ore dopo.