Bni, una grande rete di imprenditori per aumentare il giro d'affari

In 130 si sono dati appuntamento a Trevisio

Il  gruppo di imprenditori è in continua crescita in Valtellina e Valchiavenna (Orlandi)

Il gruppo di imprenditori è in continua crescita in Valtellina e Valchiavenna (Orlandi)

Tresivio, 21 maggio 2017 -  Un insolito via vai e un grande fervore professionale hanno animato l’abitato retico di Tresivio: oltre centotrenta tra imprenditori, professionisti, commercianti, artigiani della zona, si sono ritrovati al Jom-Bar, ristorante e cocktail bar, per la presentazione del nuovo capitolo Bni (Business networking international) di Sondrio.

La Bni è una piattaforma di scambio referenze nata negli Stati Uniti nel 1985 e sempre più diffusa nel Bel Paese, che associa oltre cinquemila persone. Ad attendere gli imprenditori e gli esponenti del mondo economico locale c’erano i trentadue fondatori del capitolo Bni che, dopo una breve colazione e la prefazione di Paolo Belli, direttore del capitolo, si sono presentati individualmente. Dare e ricevere contatti, per incrementare il proprio giro d’affari in maniera esponenziale, è la filosofia alla base di Bni.

A Sondrio, il capitolo Bni si riunisce tutti i giovedì mattina alle 7.30 del mattino, sempre nella sala meeting del Jom-bar, ristorante Ca’ D’Otello. All’interno dei suoi capitoli, la Bni ammette un solo rappresentante per categoria professionale. Una garanzia per i partecipanti: una volta entrati a far parte del gruppo, non esiste possibilità di conflitto quando arriva il momento del passaggio delle nuove opportunità di lavoro, in quanto nessuno dei potenziali concorrenti potrà partecipare.

Se si presenta un interessato, ma la posizione della sua categoria professionale è già occupata, viene indirizzato su altri capitoli, operativi nella stessa provincia. L’orario di ritrovo è pensato apposta per non sottrarre tempo al lavoro. Oltre che per annunciare la nascita di questo nuovo gruppo, la presentazione è servita per aggiungere ulteriori figure professionali ad oggi mancanti e, quindi, proporre al mercato un’offerta operativa a 360° che rappresenta un «unicum» per la provincia di Sondrio.