Il miracolo delle lacrime. Una tradizione da 502 anni

Due giorni di festa a Treviglio per celebrare il miracolo delle lacrime del 1522. Eventi religiosi e civili, con premi ai meritevoli e divertimenti per tutti.

Due giorni di grande festa comunitaria a Treviglio, in memoria del miracolo delle lacrime avvenuto nel febbraio 1522, quando il pianto della madonna, in un dipinto affrescato sul muro del convento delle agostiniane, salvò l’allora Trevì dal sacco che si apprestavano a compiere le truppe del generale francese Lautrec. Da 502 anni si ricorda quell’evento straordinario sul piano religioso, civile e storico.

Dal punto di vista religioso, si inizia oggi alle 18,30 con una commovente e partecipata funzione nel santuario (eretto nel 1619 e restuarato recentemente) in memoria dei trevigliesi che stavano per subire la distruzione del borgo. Domani alle 8 la Messa del miracolo, presieduta dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini, cui faranno seguito altre celebrazioni e visite all’effige miracolosa fino alle ore 19.

Sul piano civile - per tutte le attività socio-economiche di Treviglio è giorno festivo - campeggia, al teatro Tnt, la cerimonia di assegnazione della benemerenza civica, con l’attribuzione dei San Martino d’oro, a quattro personaggi ed enti meritevoli: il neo vescovo ausiliare di Tokio Andrea Lembo (nominato recentemente dal papa); Giuseppe Fattori, promotore da 40 anni della fiera agricola; la Cassa rurale, nella persona del presidente Giovanni Grazioli, per i 130 anni di attività; e Daphne Bornaghi, 14 anni, studentessa al linguistico, 3 volte medaglia d’oro ai mondiali giovanili per atleti non udenti, in Brasile. Saranno consegnati altri premi a benemeriti: Rosaria Brusca, Stefano Vertova, associaazione Ci sono anch’io, Carioli calzature, Carla Bonfichi, Andreina Fanzaga.

Festa grande al luna park, centinaia di bancarelle e tanto altro.

Amanzio Possenti