Grosotto, uccise la fidanzata Veronica Balsamo a sassate: Casula davanti al giudice

Sondrio, parziale vizio di mente: rischia una condanna lieve di SUSANNA ZAMBON

Grosotto, il luogo in cui è stata trovata Veronica Balsamo. Indiziato per omicidio Emanuele Casula

Grosotto, il luogo in cui è stata trovata Veronica Balsamo. Indiziato per omicidio Emanuele Casula

Grosio (Sondrio), 11 gennaio 2016 - Manca ormai poco al tanto atteso processo ad Emanuele Casula, apprendista saldatore 19enne di famiglia originaria della Sardegna e residenza a Grosotto, in carcere a Monza dopo l’arresto operato dai carabinieri del Nucleo investigativo di Sondrio nell’ottobre scorso, accusato di avere ucciso per gelosia a sassate ai piedi di un dirupo, nell’agosto del 2014 la 23enne fidanzata Veronica Balsamo di Grosio. Casula è accusato anche di aver tentato di ammazzare, forse per garantirsi l’immunità, il chierichetto 32enne Gianmario Lucchini, testimone scomodo, ora ricoverato - dopo una lunga degenza in ospedale - in una casa di riposo perchè non si è mai più ripreso dopo l’aggressione a colpi di cacciavite. Si aprirà giovedì, infatti, il processo con rito abbreviato semplice (richiesto dal legale del giovane Francesco Romualdi e che gli garantirà lo sconto di un terzo sulla pena). Solo tre udienze in programma, tutte a porte chiuse come previsto in caso di abbreviato, senza l’audizione di alcun testimone. A giudicare il 19enne sarà il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Sondrio, Fabio Giorgi. Giovedì si partirà con la requisitoria del Pubblico Ministero, Elvira Antonelli; il 21 gennaio, poi, spazio alle parti civili (il padre e il fratello di Lucchini, assistiti dall’avvocato Antonio Sala Della Cuna; i genitori di Veronica Balsamo, difesi dal legale Enza Mainini). Infine, il 28 gennaio, è prevista l’arringa difensiva di Romualdi e, se non ci saranno sorprese, la sentenza nella stessa giornata.

Insomma, giovedì si parte e, solo due settimane dopo, si conoscerà la condanna, ormai scontata, anche perché Casula ha confessato entrambi gli episodi già nell’ottobre del 2014. Condanna che potrebbe essere particolarmente lieve visto anche il parziale vizio di mente riconosciuto dal perito psichiatrico nominato dal Tribunale. «Dovrebbero chiuderlo in carcere e buttare via la chiave . Mi auguro che lo facciano stare dentro a vita – lo sfogo della mamma di Veronica, Sonia Della Valle quasi un anno fa, dopo aver saputo della confessione del giovane e dell’intenzione di chiedere il rito alternativo -. Mia figlia non me la ridà più nessuno e lui, come se niente fosse, fra una decina di anni sarà libero e potrà cominciare una nuova vita». 

di SUSANNA ZAMBON