Gli stipendi in ritardo. C’è una schiarita

Il consorzio Melavì ha pagato gli stipendi di gennaio e si prepara a saldare quelli di febbraio con un lieve ritardo, dovuto a problemi di liquidità passati. La situazione si sta normalizzando, rassicurano i vertici aziendali.

Gli stipendi in ritardo. C’è una schiarita

Gli stipendi in ritardo. C’è una schiarita

Il consorzio Melavì ha pagato gli stipendi di gennaio ed ora si appresta a pagare anche quelli di febbraio, con un leggero ritardo. Si sta pian piano normalizzando la questione retribuzioni in casa d Melavì che, negli ultimi mesi del 2023, aveva avuto qualche problema di liquidità dovuti, parrebbe, all’accavallarsi di alcune scadenze di pagamenti pregressi e, in particolar modo, ad una situazione pregressa debitoria che si trascina ormai da tanti anni. Il classico problema di cassa che per fortuna si è praticamente risolto. Pagati quindi in ritardo gli emolumenti di ottobre e di novembre, i lavoratori si sono rivolti ai sindacati che, dopo un incontro, sono stati rassicurati dai vertici della Melavì che hanno rassicurato sulla situazione dell’azienda. Un’azienda piuttosto solida che sta lavorando bene sui mercati e che ha un’attività ormai consolidata da tempo.

Melavì è il consorzio di cooperative che, dal 2013 e cioè dall’anno della fusione di Coop Ortofrutticola di Ponte in Valtellina, Coop Frutticoltori di Villa di Tirano e Coop Ortofrutticola Alta Valtellina, riunisce oltre 300 piccole aziende agricole produttrici di mele. A fine febbraio si era verificato un altro piccolo ritardo sui pagamenti ai dipendenti, in gran parte lavoratori a tempo determinato, ma la situazione è sotto controllo come ci ricorda il presidente della Melavì Bruno Delle Coste: "È tutto risolto, la situazione si sta via via normalizzando – dice -. Purtroppo poco tempo fa abbiamo avuto dei problemi con delle situazioni pregresse e abbiamo dovuto ritardare i pagamenti. Ma la situazione è sotto controllo, stiamo parlando comunque di piccoli ritardi causati da problemi "tecnici". Gli stipendi sono stati pagati e tra qualche giorno saremo in pari con gli emolumenti ai dipendenti". Fulvio D’Eri