Toldo, una vita a fare il gelato. È sbarcato anche sul lago a Lecco

L’artigiano: "C’è chi è pronto a investire, ma dico no ai compromessi"

Pier Alberto Toldo

Pier Alberto Toldo

Tirano,2gennaio 2018 - Dal 1923 la produzione di gelati e creme non si è mai fermata. Così i tiranesi e non possono gustarsi quotidianamente le prelibatezze della Gelateria Toldo. E da qualche mese anche a Lecco, in una delle vie più centrali, stanno conoscendo i coni che fanno felici tanti valtellinesi, e non solo, da quasi cento anni. Dal maggio scorso infatti Alberto Pier Toldo ha deciso di aprire un locale anche nella città lariana. «Da anni mi sto dedicando a questo format – spiega il titolare dell’attività – così ho aperto il primo locale fuori da Tirano e nel 2018 proseguirò ancora con un’altra inaugurazione». Rilevando l’attività che fu del padre e, prima ancora, del nonno, il 51enne ha proseguito la produzione di gelato artigianale cercando sempre di migliorarsi, lavorando con luminari del settore come Luca Caviezel e Ali Baba Gueye. «La nostra forza è la trasparenza e l’etica alimentare – afferma Toldo –, usiamo solo prodotti naturali, senza alcun additivo. Troppo spesso oggi le gelaterie perdono identità nella professione. Alla porta abbiamo un poster dove sono scritti gli ingredienti dei vari gusti».

Il suo progetto è quello di riscoprire il vero artigianato. «Abbiamo anche gusti vegani, coni per celiaci, creme a base di acqua quantum – indica il valtellinese–. Come addensanti utilizziamo solamente prodotti naturali, come il baobab, la maranta e il kuzu». Inoltre è in produzione anche la Toldina, una crema al cioccolato gianduia da spalmare su pane, biscotti o gelato. «Si tratta di un nostro prodotto di punta ed è particolarmente apprezzata». La gelateria dà lavoro a quasi venti persone, distribuite tra Tirano e Lecco, in estate, in quella che è l’alta stagione. In questo momento solo un quarto dei dipendenti è in servizio. L’obiettivo di Toldo è quello di proseguire con la sua attività, senza però far mancare la filosofia che li contraddistingue.

«Mi è stato chiesto di aprire altre gelaterie con questo marchio e ci sono investitori pronti a entrare in società, ma non voglio scendere a compromessi. Preferisco guadagnare qualcosa in meno ma portare avanti il progetto di etica alimentare. Sto anche lavorando per creare il gelato salutistico e portare avanti la medicina naturale. Dobbiamo metterci in testa che il gelato artigianale non fa male». Alberto Pier Toldo si serve anche di prodotti del territorio, per esempio i cachi arrivano direttamente da Lecco, mentre le fragole da Sondrio. Il latte è valtellinese. Altri frutti e spezie invece sono acquistate da posti più distanti, come le castagne dal Piemonte e la vaniglia da Tahiti.