Frana in Valchiavenna: "Liberi dall’incubo isolamento"

Residenti e commercianti raccontano i disagi

Frana di Gallivaggio (Orlandi)

Frana di Gallivaggio (Orlandi)

Campodolcino (Sondrio), 4 giugno 2018 - L'isolamento della Valle Spluga è finito: i 1.500 abitanti dei comuni di Madesimo e Campodolcino possono di nuovo transitare – nelle tre fasce protette, dalle 5 alle 8, dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 21 – sulla strada statale 36 che, per poco più di una settimana, è rimasta chiusa al traffico. «Sono stati momenti difficili - commenta l’assessore di Campodolcino, Cristina Fanetti -. Ritengo che l’emergenza derivante dalla frana di Gallivaggio sia stata gestita al meglio. Qui tutti hanno lavorato in uno spirito di collaborazione facendo il possibile per superare questo momento di crisi. Fortunatamente sembrerebbe che il peggio sia ormai alle nostre spalle, ma la strada per risolvere del tutto questa situazione è ancora lunga». La notizia della riapertura della strada è arrivata in Valle Spluga nella tarda mattinata di venerdì. Un sollievo per la popolazione: «Questi giorni sono stati durissimi - dichiara Guglielmo Della Morte -. Noi commercianti non potevamo avere i rifornimenti necessari alle nostre attività ma ci sono stati anche disagi ben peggiori: mia nuora, che dovrà partorire a giorni, ha dovuto essere trasportata in elicottero. Abbiamo dovuto però aspettare che il tempo volgesse al bello in quanto con gli acquazzoni che si sono rovesciati in questi giorni i piloti non potevano alzarsi in volo. Fortunatamente tutto si è comunque concluso per il meglio».

«Eravamo al limite- sottolinea Giovanna Scaramella - ora, con queste finestre, possiamo almeno raggiungere Chiavenna. La crisi non è ancora risolta ma è sempre meglio dell’isolamento totale». A risentire dell’isolamento anche il sistema scolastico: il Comune aveva invitato le famiglie a non mandare i propri figli a lezione negli istituti superiori di Chiavenna per i pericoli sul sentiero Spluga. E a Campodolcino l’insegnamento è stato garantito nelle scuole elementari, mentre alle medie, a causa della mancanza di insegnati – impossibilitati a raggiungere le sedi scolastiche a monte della frana – è stato necessario adottare un orario ridotto: «Abbiamo cercato di dare ai ragazzi un’impressione di normalità - rivela Gerardo Mele, docente di lettere della Media di Campodolcino -. Nei giorni passati abbiamo avuto solamente tre ore di lezione, privilegiando i ragazzi di terza media che nelle prossime settimane dovranno affrontare gli esami di Stato. Con la riapertura della strada riusciremo, almeno, a concludere normalmente l’anno scolastico». La speranza ora è di riuscire, quanto prima, ad avviare i lavori per la realizzazione della pista alternativa alla statale 36, che garantirebbe la viabilità della Valle Spluga. «La pista avrebbe dovuto essere pronta già da tempo - commenta Marco Donati -. È da sei anni che sapevano che la montagna sopra a Gallivaggio si stava muovendo. Se avessero già realizzato la nuova strada ora non saremmo in queste condizioni».