Frana di Gallivaggio, i commercianti lanciano l'allarme turismo

Nel giro di una settimana si dovrebbero conoscere i tempi dell'intervento

Frana

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Sondrio, 10 maggio 2018 -  Il settore turistico ha registrato ottimi risultati nel 2017 in tutta la provincia di Sondrio, ma ora la situazione legata alla frana di Gallivaggio fa preoccupare gli operatori, alle prese con disdette e mancate prenotazioni. Partiamo proprio dalla situazione in Valchiavenna: di giorno in giorno crescono la preoccupazione e l’incertezza degli imprenditori del turismo e del commercio per le ulteriori gravi ripercussioni che la frana potrebbe avere sull’economia non solo di Madesimo e Campodolcino, ossia dei Comuni «a monte» rimasti penalizzati dalla chiusura della statale 36 determinata dal distacco, ma anche delle località del fondovalle, Chiavenna in primis. Dall'indagine interna condotta in questi giorni dall’Unione del commercio su un campione selezionato di operatori associati giungono infatti le conferme che il flusso dei turisti, abituati nel periodo primaverile a recarsi in queste località per trascorrere il week-end, si è già fortemente ridimensionato se non, in alcuni casi, addirittura arrestato. I timori maggiori sono tuttavia concentrati sull’ormai imminente avvio della stagione estiva, per la quale alcuni albergatori valchiavennaschi purtroppo segnalano già le prime disdette (e mancate prenotazioni), paventando, quindi, perdite non solo nell’immediato ma anche nel lungo periodo.

Tuttavia, in questo momento di difficoltà va segnalata la vicinanza delle istituzioni che si stanno muovendo per trovare la soluzione più efficace. In particolare, dall’assessore regionale agli Enti locali e alla Montagna, Massimo Sertori, sono arrivati segnali di «disponibilità da parte della Regione nel far fronte alla copertura finanziaria delle opere, anche alternative all’attuale tracciato, necessarie per il ripristino dei collegamenti viari». Dalle prime rassicurazioni ricevute sembrerebbe che nel giro di una settimana si dovrebbero conoscere i tipi di intervento da porre in atto e le relative tempistiche, in modo da garantire maggiori certezze a tutti, (residenti, compresi gli operatori economici, e potenziali turisti) consentendo finalmente di programmare con serenità la stagione estiva.

Una situazione molto diversa da quella presentata da Barbara Zulian (nella foto), presidente di Valtellina Turismo, in occasione dell’assemblea dei soci. «Il 2017 e la prima parte del 2018 hanno registrato numeri positivi nel turismo della nostra destinazione – ha spiegato -. Un trend che, seppure da interpretare e osservare con le dovute precisazioni, possiamo dire che ha interessato globalmente tutto il territorio della provincia. La Valtellina comincia dunque a risultare identificata e ad emergere come destinazione nel suo complesso, così come stanno emergendo le nicchie di eccellenza del territorio, quali l’enogastronomia, le tradizioni e l’accoglienza».