“Crocifissione” di Radice nel Palazzo dei Canonici

“Crocifissione” di Radice  nel Palazzo dei Canonici

“Crocifissione” di Radice nel Palazzo dei Canonici

Rimarrà esposta fino alla fine di agosto nella vetrina centrale del Palazzo dei Canonici della Cattedrale, sotto i portici di via Magistri Comacini a Como, la "Crocifissione" realizzata da Mario Radice, uno dei maestri dell’astrattismo italiano mai esposta finora.

Il quadro dipinto nel 1986 fa parte della collezione privata della famiglia e le figlie del maestro, Francesca e Barbara Radice, hanno deciso di donare l’opera al Duomo. Mario Radice è tra le figure più importanti e complesse nel panorama del primo astrattismo italiano. Oltre che artista, Radice fu anche critico d’arte, curatore di mostre, saggista e progettista insieme all’architetto Cesare Cattaneo della Fontana di Camerlata e si occupò degli interventi pittorici su pannelli modulari eseguiti per la Casa del fascio di Giuseppe Terragni. Secondo Roberta Lietti, curatrice dell’esposizione: "La pittura di Mario Radice, indirizzata fin dai primi anni ’30 principalmente verso un astrattismo geometrico, si esprime parallelamente anche in opere figurative, la maggior parte di carattere religioso - spiega la curatrice dell’esposizione, Roberta Lietti - In questi lavori Radice, confrontandosi con la tradizione pittorica, arriva a una fusione di elementi compositivi in cui le figure vengono rappresentate attraverso tratti essenziali, stilizzati". La "Crocifissione", il cui tema fu già affrontato da Radice più volte a partire dagli anni ’60, è un olio su tela incollata su una tavoletta di masonite.

Diversamente dall’iconografia classica che privilegia la visione frontale della sacra rappresentazione, Radice pone il Cristo in Croce di profilo, in primissimo piano, quasi a voler coinvolgere più da vicino l’osservatore. Questa scelta pittorica fa sì che l’opera, pur essendo considerata incompiuta, risulti di grande forza espressiva oltre che di profonda intensità emotiva. R.C.