Crisi energetica "Bisogna puntare sulle biomasse" L’appello dei produttori da fonti rinnovabili per ridurre la dipendenza dal gas naturale

Le biomasse possono essere una valida alternativa vista la carenza di produzione italiana di energia elettrica, dovuta a una serie di politiche poco lungimiranti degli ultimi 30 anni e acuita dalla guerra in Ucraina.

"Le biomasse rappresentano un’alternativa ecologica per ridurre la dipendenza dal gas, in particolare dalla Russia, aumentando l’autonomia e la sicurezza energetica nazionale e valorizzando risorse disponibili a kilometro zero – dice il presidente di Fiper (Federazione italiana di produttori di energia da fonti rinnovabili), il tiranese Walter Righini –. Aumentare i prelievi a fini produttivi ed energetici significa prendersi cura del bosco. Attualmente in Italia si preleva intorno al 25% della crescita annuale, siamo fanalino di coda in Europa. Valorizzare il settore delle biomasse legnose nel mix energetico del Paese è una grande opportunità da cogliere. Queste risorse, anche se ampiamente disponibili in Italia, sono sottoutilizzate e non riescono a dispiegare appieno il loro potenziale green".

Il settore delle biomasse, opportunamente indirizzato, sarebbe in grado di evitare annualmente l’importazione di almeno 13 miliardi di metri cubi di gas naturale. La Fiper sottolinea come puntare sulle biomasse sia una delle carte vincenti a disposizione dell’Italia per affrontare in modo efficace il "terremoto energetico" scatenato dall’aumento dei prezzi di energia elettrica e gas. "Chiediamo al Governo – sottolinea Righini – di attuare con urgenza misure strutturali, che riorientino gli investimenti verso le bioenergie".