Estetisti, la pandemia fa bello l’abusivismo: "Segnalate i falsi professionisti"

Il monito di Confartigianato Sondrio contro il fenomeno

Un'estetista al lavoro

Un'estetista al lavoro

Sondrio, 18 novembre 2020 -  Mantenere alta la guardia contro l’abusivismo nel settore benessere. E’ questo il monito lanciato dalla Confartigianato di Sondrio che ha riproposto questa problematica anche nel corso della IIª sezione “Sviluppo economico e attività produttive” della conferenza provinciale permanente, convocata la scorsa settimana dal prefetto di Sondrio. In questa delicata fase della vita sociale ed economica, la priorità assoluta è legata al contenimento della pandemia. Molte attività hanno dovuto fare i conti con misure che hanno ridotto sensibilmente il proprio volume d’affari ed altre ancora hanno chiuso, fra queste ultime rientrano i centri estetici. La chiusura di questi ultimi secondo l’associazione di categoria, come già è accaduto a marzo e aprile, ha determinato un incremento di coloro che offrono prestazioni in modo abusivo. Con la diffusione del passaparola, anche tramite i social, è sempre più facile imbattersi in “falsi professionisti“ che si propongono a prezzi contenuti, senza alcuna garanzia sul piano della salute per gli utenti. Questi soggetti sono invisibili per lo Stato con tutto quel che ne consegue.

Confartigianato Sondrio, ente che rappresenta oltre 460 imprese del comparto operative in Valtellina e Valchiavenna che danno lavoro a quasi 900 persone, da anni si batte per contrastare il fenomeno del “lavoro abusivo”, che nel settore dei servizi alla persona (Acconciatori ed Estetisti) arriva al 26,3%, percentuale molto superiore alla media nazionale del lavoro irregolare nelle altre attività (piccoli lavori edili, riparazione, sartoria, etc) che è pari al 15%. "L’Associazione – afferma Johnny Oregioni, presidente provinciale del comparto - è l’espressione della rappresentanza di parrucchieri, acconciatori, barbieri e poi estetisti, onicotecnici ed esperti della cura della persona e della bellezza da oltre 70 anni. Ed è da sempre aperta ad ascoltare le esigenze ed i bisogni di tutti gli associati che lavorano in totale trasparenza ed in regola".

La categoria, per contrastare il fenomeno del sommerso, ha promosso numerose campagne di comunicazione e di sensibilizzazione e, da qualche tempo, ha istituito un indirizzo mail dedicato alle segnalazioni abusivismo@artigiani.sondrio.it. La segnalazione all’associazione diventa la via più corretta sul piano legale per poter allertare le autorità competenti ed effettuare i controlli del caso."La sensibilità dell’associazione nella tutela degli artigiani – aggiunge Oregioni -, soggetti che con il loro “saper fare” creano ricchezza nella nostra provincia, si misura anche dalla costante attenzione che riserva alla formazione e alla crescita professionale degli operatori e dei giovani, senza creare false aspettative ma puntando sulla competenza. Contrastare il fenomeno del sommerso significa difendere questa professionalità e difendere l’importante valore della legalità".