Coronavirus, il primario: "Al fianco delle donne prossime al parto"

Il dottor Sportelli: "Vogliamo farle sentire tutelate". Gravidanza sicura e percorsi dedicati alle partorienti positive: tutte le informazioni

Una donna in gravidanza

Una donna in gravidanza

Sondrio, 30 marzo 2020 -  Con il nosocomio di Sondalo trasformato in ospedale Covid -19, l'Asst (azienda socio sanitaria) Valtellina e Alto Lario ha dovuto trasferire le partorienti a Sondrio, mantenendo al Morelli solo un presidio h24 per eventuali emergenze ostetriche. «Vogliamo far sentire sicure e tutelate le donne prossime al parto - spiega Ciro Sportelli, direttore dell'Unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia - per questo a Sondrio assicuriamo la presenza di personale adeguato, di giorno e di notte».

Dall'azienda fanno sapere che nulla è cambiato per quanto riguarda i controlli periodici in gravidanza, fisiologica o patologica, garantiti sia nei consultori sia presso gli ambulatori di Sondrio e Sondalo dove prosegue anche la diagnosi prenatale. Quello che cambia è la frequenza delle visite per salutare i nuovi nati: sono limitate, così come in tutti gli altri reparti. È consentito l'accesso di una sola persona al giorno. Per chi si avvicina al parto uno dei principali timori è la possibilità di affrontare in solitudine il travaglio. Ma anche in tal caso dall'Asst assicurano: il papà può assistere al parto e tenere compagnia alla partoriente in sala travaglio (per informazioni si può chiamare lo 0342 521220).

Inoltre, a tutela delle donne in gravidanza e dell'intero sistema sanitario, è stato definito un percorso di sicurezza per le pazienti che possono aver contratto il Coronavirus o che abbiano avuto un contatto con persone positive: possono presentarsi al pronto soccorso ostetrico, senza transitare da quello generale. In caso di sintomi verranno sottoposte a un accurato triage e ospitate in stanze con bagno riservate alle donne in gravidanza con sospetta infezione dove rimarranno fino all'esito del tampone.

Tale percorso dedicato evita il passaggio nel corridoio di degenza ostetrica. Alle eventuali partorienti risultate positive è riservata una delle sale parto e il neonato godrà di un'ospitalità protetta presso la patologia neonatale diretta da Lorella Rossi. «In questa notte di tempesta - aggiunge Sportelli - il nostro reparto resiste e si adegua alle circostanze, con i bambini che continuano a nascere strappandoci un sorriso di gioia e di speranza». La paura, naturale conseguenza del periodo, «non deve generare panico bensì prevenzione - conclude - la sola cosa di cui dovremmo preoccuparci, in ogni momento, ognuno per sé e insieme come comunità». Camilla Martina