Chiavenna, il rianimatore non c'è: muore a 14 anni. Esposto di Della Bitta

Il sindaco: "Bisogna fare luce su tutti gli aspetti della vicenda"

Luca Della Bitta

Luca Della Bitta

Chioavenna, 25 ottobre 2018 - Chiavenna è ancora sotto choc in seguito alla morte della 14enne svizzera che, domenica pomeriggio, si è sentita male a pochi metri dall’ospedale. Al centro delle critiche di molti le procedure di primo intervento adottate da Areu – il primo medico a giungere sul posto è arrivato dopo 40 minuti dal malore - e il sindaco di Chiavenna, Luca Della Bitta, annuncia di aver «inviato un esposto alla Procura della Repubblica di Sondrio perché faccia luce su diversi aspetti della vicenda». La ragazza, già cardiopatica, in gita con la famiglia, si sarebbe sentita male attorno alle 14.00 in Viale Maloggia, a pochi metri dal nosocomio chiavennasco.

Immediato l’arrivo del mezzo di soccorso di base che, dopo aver preso contatti con Areu, ha ricevuto il supporto di un mezzo di soccorso con infermiere specializzato a bordo. Constatata la gravità della situazione si è deciso di far intervenire l’elicottero che, in 40 minuti, è arrivato da Como, essendo quello di Sondrio impegnato in un’altra uscita. Purtroppo il medico sopraggiunto sull’eliambulanza non ha potuto fare molto per la giovane che è spirata in volo, mentre il mezzo era diretto verso l’ospedale di Bergamo. In molti si chiedono, a questo punto, se la situazione avrebbe potuto avere un esito differente se, sul primo sul posto, fosse stato presente, fin da subito, un medico. In prima linea nel richiedere il ritorno di un mezzo di soccorso avanzato – eliminato da Chiavenna in seguito ad una scelta effettuata da Areu - i cittadini del comitato «Insieme per l’ospedale di Chiavenna» che, fin da subito, avevano segnalato alle autorità competenti la pericolosità legata alla mancanza sul territorio di un’ambulanza con medico a bordo.

«Non sappiamo se questo sarebbe stato in ogni caso l'epilogo della vicenda – commenta ancora Della Bitta - Esprimiamo il cordoglio e la vicinanza a questa famiglia. I sindaci sono sulla carta autorità sanitarie ma poi nei fatti non hanno alcuna competenza su ospedali e servizi ospedalieri. Siamo stanchi di continuare a dover subire attacchi per irresponsabilità o mancanze di altri soggetti. Abbiamo sempre chiesto solo una cosa e continueremo a farlo: i cittadini di Chiavenna e dell'intera Valle devono avere le risposte sanitarie di cui hanno bisogno. Sulla salute non si scherza e ciascuno si assuma le proprie responsabilità. I sindaci le loro le hanno sempre prese. Lo stesso faccia chi gestisce ospedali e servizi».