Fuga di gas, evacuata la scuola media di Chiavenna

La scuola media Garibaldi di Chiavenna (Anp)

La scuola media Garibaldi di Chiavenna (Anp)

Chiavenna (Sondrio), 8 novembre 2018 - «Tutti fuori dalla scuola, seguendo le procedure che abbiamo provato. Non si tratta di un’esercitazione». Allarme per una fuga di gas ieri mattina alla scuole elementari e medie Garibaldi di Chiavenna.

Centinaia i bambini e ragazzi che attorno alle 11 hanno lasciato l’edificio in via Ugo Cerletti. L’allarme è scattato perché all’interno del plesso scolastico si avvertiva un forte odore di gas. Senza perdere tempo, sono stati allertati i Vigili del fuoco del Comando provinciale di Sondrio, il 118, i carabinieri della Compagnia di Chiavenna e i tecnici dell’Enel, e, nel frattempo, sono scattate le procedure di evacuazione dell’edificio. Velocemente, ma ordinatamente e senza creare confusione, insegnanti e studenti si sono quindi allontanati dalla zona per attendere l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto è anche intervenuta un’ambulanza in via precauzionale. Attorno a mezzogiorno, quindi circa un’ora dopo, si sono concluse le operazioni di verifica da parte dei Vigili del fuoco e dei tecnici della società del gas, che hanno potuto appurare che si trattava fortunatamente di un falso allarme. Nessuna fuga di gas, quindi nessun pericolo, e gli alunni hanno potuto fare ritorno in classe. I sanitari del 118, comunque, hanno prestato cure ad una studentessa di tredici anni che, forse a causa dei momenti concitati vissuti e dell’ansia per l’evacuazione, ha accusato un leggero malore.

«Il sopralluogo ha permesso di escludere categoricamente problemi di perdite di gas all’interno dell’edificio e nel perimetro della scuola – spiega il sindaco di Chiavenna, Luca Della Bitta -. Questo anche in virtù del fatto che all’interno delle aule e dello stabile non ci sono tubature di gas, se non all’ingresso esterno in prossimità della caldaia. Probabilmente si è trattato di una perdita in ambiente esterno alla scuola o dell’attivazione di qualche sfiatatoio della rete in un’altra parte del territorio cittadino, che ha fatto percepire nell’atrio di ingresso l’odore del gas, facendo scattare in via precauzionale il protocollo di sicurezza».