Casinò, i numeri sono positivi E Capodanno è con il “botto”

Quasi 2mila gli ingressi a Natale. Resta sempre il pesante debito di 132 milioni di euro

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Quello che si sta per chiudere è stato un anno fortunato a Campione d’Italia, coinciso con la riapertura della casa da gioco dopo tre anni di stop in seguito alla chiusura per fallimento, il 27 luglio del 2018 su disposizione del Tribunale di Como, decisione poi revocata a dicembre del 2020 dalla Corte di Cassazione. Per riaprire la casa da gioco c’è voluto oltre un anno, ma dal 26 gennaio scorso le roulette hanno finalmente ripreso a girare e non si sono più fermate. Anzi a quasi un anno dalla riapertura i numeri sanciscono la ripresa del casinò confermata anche dall’omologa del concordato per il risarcimento dei creditori raggiunta lo scorso 14 dicembre.

"Siamo soddisfatti dei numeri raggiunti in questi primi undici mesi di attività - spiega il direttore giochi Alexander Mazza – abbiamo registrato quasi 2mila ingressi il giorno di Natale, peraltro con orario ridotto, e altrettanti nella giornata di Santo Stefano. Un incentivo a venire di persona a Campione sono sicuramente i nostri tavoli live e i numerosi jackpot che ogni giorno elargiscono anche cifre importanti, peraltro abbiamo appena ampliato e diversificato il parco delle slot machine. Siamo fiduciosi di chiudere a gennaio il primo anno di attività con numeri che lasciano ben sperare, in attesa della riapertura del poker prevista per il 2023". Insieme ai giocatori è tornato anche il pubblico delle feste e i concerti che la casa da gioco, forte del salone all’ultimo piano della struttura progettata dall’archistar Mario Botta, ha ripreso a organizzare. "La riapertura dello storico Salone delle Feste con un grande evento per Capodanno – conclude Alessandra Bernasconi, responsabile clienti vip - è fondamentale per il rilancio del Casinò che sta tornando agli antichi splendori grazie anche al numero crescente di persone che ci visitano. Saluteremo l’arrivo del 2023 con super ospiti e una cena gourmet di alto livello". Dopo tre anni in salita e una crisi che ha avuto ripercussioni anche sul Comune la fortuna finalmente sembra essere tornata anche se da ripagare c’è un debito monstre di 132 milioni.

Roberto Canali