Cascate dell'Acquafraggia: dove sono, come arrivare e sentieri

Un luogo molto suggestivo della Valtellina, in Lombardia. Impressionarono anche Leonardo da Vinci

Cascate dell'Acquafraggia

Cascate dell'Acquafraggia

Sondrio - Una giornata all'aria aperta in Valtellina? Un luogo molto suggestivo sono le cascate dell'Acquafraggia, in Valchiavenna, poco prima della Val Bregaglia e a poca distanza dal confine con la Svizzera, a meno di due ore d’auto da Milano e una da Lecco.

Le cascate dell'Acquafraggia

Generate dall'incrocio armonico di due valli originate dalla glaciazione, le Cascate dell'Acquafraggia richiamano, già dal nome latino "aqua fracta", una serie di salti d'acqua creati dalla continua interruzione del corso da rocce ispide che, mescolandosi con una vegetazione formano un paesaggio incantato, fino al doppio salto finale che si ramifica in mezzo ad un suggestivo castagneto per raggiungere, alla base delle cascate, un esteso tappeto verdeggiante. Le cascate, con il loro maestoso spettacolo, impressionarono anche Leonardo da Vinci che trovandosi a passare per la "Valle di Ciavenna” ne ammirò la bellezza selvaggia e le menzionò nel suo Codice Atlantico: "Su per detto fiume (la Mera) si truova chadute di acqua di 400 braccia le quale fanno belvedere…". Il bacino dell'Acqua Fraggia, in Val Bregaglia, dà origine ad un torrente omonimo a 3050 metri d'altezza, in un punto dello spartiacque alpino dal quale scendono fiumi che sfociano nel Mar del Nord, nel Mar Nero e nel Mediterraneo. Le due cascate gemelle, con il doppio salto, si possono ammirare dal fondovalle, nell’abitato di Borgonuovo di Piuro, lungo la SS 37 del Maloja che da Chiavenna conduce a St. Moritz. Sono state dichiarate ufficialmente  Monumento naturale di Regione Lombardia.

Il parco

Le cascate dell'Acquafraggia costituiscono un complesso naturale imponente. Allo splendido assetto paesaggistico si somma il grande interesse geologico presentato dalla sua origine e le conseguenze ambientali che ne sono derivate. Le due imponenti cascate, ben visibili da lontano, rappresentano un tipico esempio di escavazione glaciale ad "U" nella valle principale, la Valchiavenna, che ha lasciato "pensili" gli affluenti, che vi precipitano mediante un poderoso salto. Sulle pareti della roccia, e principalmente al suo piede, cresce una flora particolare, favorita dal microclima che la nebulizzazione dell'acqua, cadente dalle cascate, determina. Di eccezionale interesse è la presenza di una rara felce (Pteris cretica) che qui trova la sua stazione europea più settentrionale; frequenti erica arborea e altre specie. Lateralmente alle cascate c'è un bellissimo castagneto. Non sono state svolte ricerche faunistiche ma si presume che il microclima particolare, determinato dalle cascate, possa ospitare una fauna, specialmente micro e mesofauna, di particolare interesse. Non si nutrono eccessivi timori per la conservazione di questo interessante fenomeno naturale fatte salve le minacce, periodicamente incombenti, di captazione delle acque a monte. È in corso di attuazione la valorizzazione didattico-conoscitiva dell'area, mediante la predisposizione di sentieri di percorrenza e di piazzole per la migliore osservazione delle cascate. Contemporaneamente sono stati avviati interventi per la manutenzione conservativa della vegetazione nell'area circostante. È opportuno sottolineare l´importanza che le cascate rivestono, dal punto di vista didattico, quale completamento della notevole rassegna di fenomeni glaciali diversi, presenti nella zona di Chiavenna.

I sentieri

Il Monumento Naturale della Cascate dell'Acquafraggia offre la possibilità di godere dell'affascinante spettacolo di questo angolo di natura ancora selvaggia nel cuore della Bregaglia italiana. Un percorso attrezzato all'interno del parco permette di conoscere da vicino l'ambiente che circonda le cascate con rigogliosa vegetazione e rocce scure, ammirando, dalle terrazze panoramiche lungo il sentiero, la vista sull'intera vallata fin verso la piana di Chiavenna.  Diversi itinerari escursionistici hanno come punto di partenza le Cascate dell'Acquafraggia. Il principale è la caratteristica mulattiera che sale all'antico borgo di Savogno, un piccolo borgo abbandonato che sembra essere rimasto sospeso nel tempo, con lenti tornanti. Il percorso è interessante dal punto di vista storico-culturale, perché fa rivivere momenti di storia delle genti di montagna. Savogno può essere raggiunto attraverso la variante del "sentiero di Pigion", che da S. Abbondio (Crotti della Cànoa) sale in diagonale fino a congiungersi con la mulattiera, e anche da Villa di Chiavenna (crotti di Motta), attraversando a mezza costa la Bregaglia fra i boschi di castagni e betulle. A Savogno si trova un accogliente rifugio, base di partenza per escursioni verso il vicino borgo di Dasile e per raggiungere gli alpeggi di Corbia e di Lago dell'Acquafraggia. Gli itinerari in quota affrontano le traversate dei passi alpini sovrastanti che portano alle mete di Avero e della Valle di Lei. Savogno è tappa importante all´interno dell'itinerario storico escursionistico Via Bregaglia, che si snoda tra Italia e Svizzera, con partenza da Chiavenna ed arrivo al passo del Maloja. Una segnaletica orizzontale e verticale caratterizza la rete di sentieri di fondovalle, di mezza costa e in quota.

Come arrivare

Le Cascate dell’Acquafraggia si trovano a Borgonovo di Piuro, a poca distanza da Chiavenna. Da Milano è possibile raggiungerle seguendo due strade differenti. La più breve e veloce: la Strada Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga (SS36), passando per Lecco e per Colico, fino a raggiungere Chiavenna. La più lunga e panoramica: la Strada Regina (SS340) che percorre tutto il Lago di Como, oltrepassando il Pian di Spagna, fino ad arrivare a Colico. Da qui proseguite lungo la SS36 fino a raggiungere Chiavenna. In entrambi i casi, da Chiavenna biosgna seguire poi la SS37 fino a raggiungere Borgonovo di Piuro. Vicino alle cascate ci sono dei parcheggi gratuiti, ma a tempo, oppure un po’ più lontano dei parcheggi a pagamento.

Estate 2021

A causa della pandemia da Coronavirus, in base alle nuove norme, il parco resterà aperto al pubblico tutti i giorni. Ma dal primo giugno al 31 luglio e dal primo al 15 settembre nei festivi e prefestivi e tutti i giorni dal primo al 31 agosto per accedere all’area verde sarà necessario un ticket che costerà 3 euro a persona. I bambini con meno di cinque anni e gli anziani sopra i 75 anni, oltre alle persone diversamente abili, non lo dovranno pagare. Tutti i cittadini residenti in Valchiavenna potranno accedere gratuitamente all’area. Sarà necessario esibire un documento di identità all´ingresso qualora si rientri nelle categorie esonerate dal ticket.