Val Masino, l’ombra del dolo su villa in fiamme a San Martino

La casa, che è di una donna, è disabitata da mesi. L’allarme alle sei del mattino da parte dei residenti

I vigili del fuoco al lavoro sul tetto della casa in Val Masino

I vigili del fuoco al lavoro sul tetto della casa in Val Masino

Val Masino (Sondrio), 19 febbraio 2020 - Si teme possa esserci la mano dell’uomo dietro all’incendio divampato ieri mattina all’alba nel territorio comunale di Val Masino, in località San Martino. In fiamme un’abitazione di un solo piano, disabitata da mesi. L’allarme è scattato attorno alle 6 di ieri mattina. Alcuni residenti della zona hanno notato le fiamme che divoravano il tetto della casa e hanno allertato i Vigili del fuoco del comando provinciale di Sondrio, presto accorsi sul posto. I pompieri sono riusciti a domare le fiamme, che nel frattempo hanno distrutto il tetto e il piano mansardato dell’abitazione. All’interno, fortunatamente, non c’era nessuno, non si sono quindi registrati feriti o intossicati nell’incendio. La dinamica dell’accaduto, però non appare chiara. Sembra, infatti, che nessuno abitasse l’unico appartamento della casa. Si tratterebbe di una donna, assente dalla sua abitazione dal periodo natalizio.

Cosa può essere successo, quindi, ieri mattina? Una delle ipotesi è un cortocircuito, ma pare improbabile vista l’assenza della proprietaria da mesi. L’altra ipotesi vagliata dai carabinieri della Compagnia di Sondrio, presenti ieri mattina sul posto con il maggiore Serena Galvagno, è quella di un incendio doloso. Si tratta, è bene chiarirlo, al momento solo ed esclusivamente di ipotesi, nessun elemento concreto che possa far pensare ad un rogo doloso se non il fatto, come detto, che la casa fosse disabitata da tempo. L’aspetto più importante relativo all’incendio di ieri mattina, comunque, è l’assenza di persone ferite o intossicate, così come non ci sono evacuati poiché nell’abitazione al momento non viveva nessuno e la proprietaria si trova a vivere stabilmente da tutt’altra parte.

Tutt’altra storia rispetto all’incendio divampato quasi due mesi fa, la vigilia di Natale, a Sondalo, in via Ugo Foscolo. Gli inquilini si erano messi, fortunatamente, tutti in salvo, ma gli alloggi, di proprietà dell’Aler, sono rimasti a lungo inagibili per via delle fiamme divampate al piano più alto della palazzina, forse a causa del malfunzionamento di una stufa. Ventitré le persone sfollate, la maggior parte ospitata presso amici e parenti, qualcuno al centro Vallesana. Dopo quasi un mese fuori dai propri appartamenti la maggior parte dei residenti ha potuto fare rientro a casa. Ancora inagibili gli alloggi all’ultimo piano della palazzina, quelli che hanno subito i maggiori danni per lo spaventoso incendio.