Chiuro: Cannabis? Sì, a scopo terapeutico

Tre trentenni hanno seminato terreni abbandonati fra Chiuro e Ponte

Primo a destra Annulli con Scieghi e Pelacchi (Orlandi)

Primo a destra Annulli con Scieghi e Pelacchi (Orlandi)

Chiuro (Sondrio), 29 aprile 2019 - Un'idea innovativa, che salva campi dal disuso e aiuta i malati, è quella trapiantata in Valtellina, sotto forma di piantine di cannabis light, da Andrea Pelacchi, Manuel Annulli e Diego Scieghi. Loro sono i titolari della azienda agricola Kanuf (Canapa in dialetto) che hanno rilevato 11 campi agricoli tra Ponte e Chiuro (tra cui uno di proprietà del sindaco Tiziano Maffezzini), per un totale di 3 ettari, dove cresceranno 30mila piantine di cannabis terapeutico (9mila già ci sono).

«Non è da confondere con una moda passeggera, la pianta è conosciuta da millenni per il suo valore medicinale. Il nostro progetto porta a fondere valorizzazione e recupero dei terreni della nostra valle coltivando un prodotto che può diventare eccellenza in una provincia come quella di Sondrio (com’è stato in passato). La speranza è di arrivare a selezionare negli anni i migliori fenotipi e creare una sorta di varietà valtellinese», racconta Pelacchi, 37 anni, di Teglio, alla presentazione del loro progetto. «Nel Centro Italia – specifica Scieghi, 30 anni, di Chiuro – sono tantissimi i campi di cannabis light e lì, i coltivatori, ricevono già incentivi. Qui ancora non è così, ma siamo già felici perché fin dai primi giorni abbiamo ricevuto l’appoggio di Fondazione Fojanini (con cui c’è l’idea di avviare una ripresa di terrazzamenti e terreni incolti) e Coldiretti e siamo stati testimoni del consenso delle persone. Gli abitanti del paese, anche più anziani, ci raggiungono soddisfatti di vedere gente giovane lavorare la terra (che qui è molto buona) e anche perché conoscono il prodotto e i suoi importanti benefici».

E dei benefici, parla profusamente Manuel Annulli, 33 anni, di Chiuro: «È stato provato che il Cbd, il cannabinoide dal quale si ricavano i famosi farmaci, ha molteplici e incredibili capacità. Ad esempio è un aiuto, ormai indispensabile, per la terapia di patologie gravi come Alzheimer, sclerosi, epilessia, morbo di Chron, malattie neurodegenerative, schizofrenia; è di grande supporto per le terapie del dolore, cura la depressione, riduce l’incidenza del diabete, aiuta il corpo nella distruzione di cellule tumorali e nello sviluppo di un sistema immunitario forte». I semi sono tutti certificati e le piantine dovranno essere sottoposte ad analisi specifiche riguardo i livelli di Thc (il cui valore dev’essere, per legge, tra lo 0 e lo 0,6) e di Cdb. Una volta raccolta, la cannabis (il ciclo vitale va dalla semina a marzo al raccolto a settembre-ottobre, per cui verranno cercati lavoratori) viene essiccata, pulita e venduta. Ovviamente i giovani hanno tutti i permessi del caso.