Amici dei Chiari fanno barricate "No al progetto centralina Terna"

Sono state raccolte firme a tutela della zona verde. Incassato anche il sostegno. del primo cittadino

Migration

Loro non ci stanno alla realizzazione della prevista centralina Terna nell’area agricola denominata Chiari a Villa di Tirano e scendono in campo decisi con una proposta alternativa. Si fanno chiamare gli "Amici dei Chiari" (il nome è quello della piana). Si tratta di un raggruppamento di tenaci cittadini villaschi tra cui Fulvio Santarossa, Stefano Rumo e Fabrizio Rossatti convinti che quell’area verdeggiante fra meleti in fiore, rigogliosa natura da sempre frequentata da ciclisti, runner, residenti alla ricerca di relax, coltivata con dedizione e passione da laboriosi agricoltori vada salvaguardata ad ogni costo. Non certo deturpata con nuove costruzioni come la prevista realizzazione della stazione elettrica Poschiavino di Terna. Nei mesi scorsi hanno raccolto diverse firme formulando ipotesi alternative per un progetto differente che non vada a compromettere ambiti agricoli di pregio, con meno impatto sul territorio e che possa, inoltre, implicare meno consumo del suolo. "Gli amici dei Chiari" hanno trovato tanti sostenitori a partire dal primo cittadino di Villa, Franco Marantelli e dal presidente della Provincia Elio Moretti. Insieme hanno condiviso le istanze portandole all’attenzione di Terna.

"Abbiamo formulato ipotesi alternative che possano implicare minore consumo del suolo, minore impatto sul paesaggio, sulle componenti ambientali e la non compromissione della pista ciclabile di fondovalle a favore di localizzazioni in aree già compromesse o residuali interne o adiacenti al tessuto urbano consolidato e urbanizzato - dichiarano gli Amici dei Chiari - Abbiamo, inoltre, svolto questo lavoro tenendo presente la compatibilità con gli strumenti di pianificazione a livello locale e sovralocale, in modo che le proposte potessero essere migliorative dal punto di vista paesaggistico ambientale, perché è di fondamentale importanza che queste procedure siano attuate parallelamente all’iter progettuale e non messe a corredo del progetto già confezionato".

Gabriela Garbellini