Albosaggia, il vecchio skilift sarà demolito

Il Parco delle Orobie in prima fila per rinaturalizzare l’area occupata ai Campelli

arco delle Orobie: l'ecomostro ai Campelli verrà abbattuto

arco delle Orobie: l'ecomostro ai Campelli verrà abbattuto

Albosaggia, 15 novembre 2018 - Quel che rimane di due skilift e una struttura adibita a ristoro, a 1.300 metri di quota, ai Campelli, nel Comune di Albosaggia, un vero e proprio ecomostro che deturpa il paesaggio, sparirà. «Per noi quei ruderi sono sempre stati una spina nel fianco che faceva male, soprattutto in vista della candidatura a ospitare le gare di scialpinismo delle Olimpiadi del 2026 - esordisce il primo cittadino del paese orobico, Graziano Murada - In Italia è sempre più facile costruire che abbattere, anche perché trovare le risorse non è semplice. Ma oggi, grazie al Parco delle Orobie, che ha preso a cuore la questione, questi scempi hanno i giorni contati. In primavera rinaturalizzeremo l’area, abbattendo e seminando, poi la natura farà il resto».

Per il maggengo, con prati ben tenuti, boschi e numerose abitazioni stagionali frequentate, sarà come un ritorno alle origini. Il merito va al Parco delle Orobie Valtellinesi che, con il sostegno del Comune e il contributo di Regione Lombardia, ha deciso di intervenire: l’impianto di risalita dismesso, costruito alla fine degli anni sessanta, oltre al decoro, poneva questioni legate alla stabilità e alla presenza di rifiuti e di materiali inquinanti. A breve cederà il posto a nuova vegetazione. Insieme ai dodici piloni e allo stabile, scomparirà anche la discontinuità paesaggistica esistente.

A presentare l’intervento, da 65mila euro complessivi (di cui 7.800 euro dal Comune di Albosaggia e la parte restante più consistente dal Parco), il presidente del Parco delle Orobie valtellinesi, Walter Raschetti. «Conoscevamo il problema da tempo - ha esordito Raschetti, affiancato del coordinatore dell’ente Claudio La Ragione, dal consigliere del Parco, nonché sindaco di Cedrasco, Nello Oberti, dall’assessore alla Montagna del comune orobico, Vittorio Ruttico e dal sindaco Murada - e, non appena si è presentata l’opportunità offerta dal bando per il recupero delle zone degradate, abbiamo presentato il progetto. Potremo riqualificare un’area all’interno della Rete europea Natura 2000 denominata «Valle del Livrio», molto frequentata tutto l’anno per trekking, escursioni e sci alpinismo». Con il contributo regionale, inoltre, il Parco potrà eseguire altri interventi di manutenzione: lungo l’Alta via della val Tartano, sul sentiero in località Garzino, a Bema, nelle aree di sosta e sui percorsi in val Cervia, nel Comune di Cedrasco.

Una buona notizia per i residenti e i turisti che, con la demolizione dell’impianto orobico costruito dalla società Sacif nel 1970, si potranno riappropriare interamente della zona montana verde, a pochi chilometri dal capoluogo.