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Politica

Regione Lombardia, la vicepresidenza torna a Fabrizio Sala. Per un mese

L'assessore prende il posto della dimissionaria Letizia Moratti. Poi, però, lascerà per andare in Parlamento, dove è stato eletto nelle scorse elezioni politiche

Fabrizio Sala, vicepresidente della Regione Lombardia

Milano, 4 novembre 2022 - Alcuni dicono che si tratta di una sorta di risarcimento, sia pur simbolico. Altri sostengono, invece, che si sono voluti evitare scontri interni e, in aggiunta, che le alternative non convincevano a sufficienza. Il dato di fatto, però, è che il forzista Fabrizio Sala, attualmente assessore regionale a Istruzione, Università e Ricerca, tornerà a ricoprire pure la carica di vicepresidente della Regione anche se solo per un mese, visto che è stato eletto in Parlamento nel corso delle ultime elezioni Politiche. E proprio da qui origina – spontanea, come si suol dire – la perplessità sulla scelta che si sta per compiere a Palazzo Lombardia: perché affidare ad un assessore regionale in partenza la carica della vicepresidenza? Da qui le due spiegazione di cui sopra.

La prima: Fabrizio Sala dovette cedere la vicepresidenza alla Moratti quando, a gennaio del 2021, questa fu chiamata a far parte dell’esecutivo regionale. Come si ricorderà, Sala vendette cara la pelle, cercò fino all’ultimo di mantenere la titolarità della seconda carica di Palazzo Lombardia. Alla fine, però, dovette cedere. E per fare largo a chi – ora – punta a correre le elezioni Regionali contro il centrodestra. Secondo altri, invece, la scelta è ricaduta su Sala per evitare scontri interni all’esecutivo e perché le alternative non convincevano tutti a dovere. In lizza c’erano due forzisti: Melania Rizzoli, assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, e Alan Rizzi, assessore regionale alla Casa e all’Housing sociale. Perché due forzisti? Perché il presidente della Regione, Attilio Fontana, e le segreterie dei partiti del centrodestra hanno concordato che la carica tornasse nel perimetro degli azzurri, esattamente dove era prima che arrivasse la Moratti. Ma l’unico forzista sulla quale si è trovata una sintesi, a quanto pare, è stato alla fine lo stesso Sala. Da qui la scelta. Un mese da numero due, quindi, poi Sala volerà a Roma, per la sua nuova avventura politica. Ma a quel punto la legislatura sarà agli sgoccioli, se è vero che per le Regionali si voterà a metà febbraio o a marzo.