Elezioni comunali 2022: chi ha vinto ai ballottaggi. Tutti i risultati

Verona: Tommasi oltre il 53%, a Parma vola Guerra. Como, sorpresa Rapinese. A Monza prevale Pilotto, a Sesto San Giovanni si conferma Di Stefano

"Ma che bel goal!": il tweet di Speranza per Damiano Tommasi

"Ma che bel goal!": il tweet di Speranza per Damiano Tommasi

Milano - Con l'affluenza ago della bilancia, arrivano i risultati dei ballottaggi nel secondo turno delle elezioni Amministrative. Sono 65 i Comuni in cui si deve decidere al secondo turno il sindaco: 59 le città delle regioni a statuto ordinario, 6 quelle a statuto speciale. Dai dati emerge che, soprattutto nei capoluoghi, il centrosinistra vince, aggiudicandosi sfide decisive.

Lombardia: Monza e Como

Sono 13 i Comuni lombardi chiamati a scegliere il proprio sindaco.  A Monza è stato un testa a testa tra Dario Allevi e Paolo Pilotto. Finito con una sorpresa. Pilotto festeggia la vittoria con il 51,21% dei voti, prevalendo sul sindaco uscente (48,79%). Allevi era sostenuto da una coalizione di centrodestra (Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e Noi con Dario Allevi) e l'apparentamento con la lista Civicamente, Pilotto aveva l’appoggio di forze del centrosinistra (Pd, Azione Calenda, Italia Viva, MonzAttiva, Possibile, Lab Monza, Psi, Europa Verde). A Como in corsa c'era Barbara Minghetti, esponente del centrosinistra, che alla prima tornata aveva ottenuto 12.173 voti pari al 39,4%. Contro di lei Alessandro Rapinese, che con l'omonima lista civica al primo turno aveva ottenuto 8.443 voti pari al 27,32% dei consensi. E invece Rapinese ha compiuto il colpaccio con il 55,36%, contro il 44,64% di Minghetti.

Nel Milanese

Nel Milanese, a Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, sindaco uscente del centrodestra, prevale su Michele Foggetta, che guidava la coalizione “giallorossa” e che si è apparentato con il civico Paolo Vino (Giovani Sestesi e Lista Popolare). Di Stefano ha il 52,11% sul 47,89% di Foggetta. Ad Abbiategrasso, è stato un ballottaggio sul filo di lana tra il sindaco uscente di centrodestra Cesare Nai e il candidato della coalizione di centrosinistra, M5S e La Città Alberto Fossati, che aveva incassato l'appoggio del leader del polo civico Luigi Alberto Tarantola. Maj ce la fa col 50,66, rispetto al 49, 34 dell'avversario. E' in corso un testa a testa. A Cernusco sul Naviglio Ermanno Zacchetti (Pd, Cernusco Possibile, Tutti per Cernusco) si riconferma con il 53,92% su Daniele Cassamagnaghi (Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega, Lista Cassamagnaghi e Il Cernuschese) che ha ottenuto il 46,08. A Magenta, il centrodestra di Luca Del Gobbo ha prevalso con il 53,38%, mentre il centrosinistra di Enzo Salvaggio si ferma al 46,62%. A MelzoAntonio Fusè, candidato civico e sindaco uscente, si conferma con il 59,41% su Franco Guzzetti, sostenuto da centrodestra, al 40,59%. Nessun apparentamento ufficiale a San Donato Milanese: dove Francesco Squeri, candidato di San Donato Futura e SandoLab, ha vinto col 64,43% su Gianfranco Ginelli (centrosinistra) fermato al 35,57%.  

Le altre sfide lombarde

Crema la sfida era tra il centrosinistra di Fabio Bergamaschi e il centrodestra di Maurizio Borghetti. Bergamaschi ha vinto col 57,91% su Borghetti (42,09%). A Mortara, nel Pavese, il vicesindaco uscente Gerry Tarantola (sostenuto da due liste civiche), si è fermato al 24,96%. Vittoria al chirurgo in pensione Ettore Gerosa di Fratelli d’Italia, che ha trionfato col 75,04%. Nel Varesotto, a Cassano Magnago, il ballottaggio tutto interno al centrodestra ha visto Pietro Ottaviani (presidente del consiglio uscente) prevalere su Osvaldo Coghi (vicesindaco uscente). Ottaviani, sostenuto dalla lista che porta il nome di Nicola Poliseno e da Fratelli d’Italia, ha vinto con il 65,60%, Coghi si è fermato al 34,40%. Coghi (Lega e Forza Italia) ha ottenuto  un 20,4%. Con oltre un terzo delle sezioni scrutinate Ottaviani vola verso la vittoria ocn oltre il 66% di preferenze. Nel Bresciano, a Darfo Boario Terme, sfida  tra due liste civiche: ha prevalso quella di Dario Colossi (65,64%) su Paola Abondio (34,36).  A Cesano Maderno, in provincia di Monza e Brianza, è fatta per Gianpiero Bocca (appoggiato da Pd, e le liste civiche Vivicesano, Alleanze Civiche, Passione Civica e Pensiero Indipendente) che ha il 54,20% rispetto al 45,80% di Luca Bosio (appoggiato dalla sua lista civica "Con Bosio sindaco" e i maggiori partiti del centrodestra Lega, Udc e Fratelli d'Italia). ​ 

Verona

La sfida più attesa era quella di Verona tra l'ex calciatore Damiano Tommasi (centrosinistra), risultato il più votato dal primo turno, e il sindaco uscente Federico Sboarina (sostenuto da Lega e FdI), che ha detto no a un apparentamento con il terzo arrivato, Flavio Tosi. Tommasi ha vinto com il 53,40%. Sboarina è al 46,60%. Per il centrosinistra la vittoria più importante della tornata, per il centrodestra diviso alle urne uno stop inatteso.

Gli altri capoluoghi

Parma l'ex assessore di Pizzarotti, Michele Guerra, sostenuto dal centrosinistra ma non dal M5s, ha vinto con il 66,19%, su Pietro Vignali, sostenuto al secondo turno praticamente da tutto il centrodestra, fermato al 33,81. A Catanzaro il duello era tra Valerio Donato e Nicola Fiorita, entrambi docenti universitari. Donato, sostenuto al primo turno da una coalizione composta da forze di centrodestra come Lega e Forza Italia (senza simboli di partito), forze di centrosinistra e moderate, era sostenuto al ballottaggio anche da Fratelli d'Italia. Fiorita, sostenuto al primo turno dalla coalizione di centrosinistra con Pd e M5S, era sostenuto al ballottaggio anche dall'area del candidato Talerico, di centrodestra. Fiorita ha vinto col 58,24%, per l'avversario il 41,76%. Frosinone vede Riccardo Mastrangeli (centrodestra) vince col 55,54% su Domenico Marzi (centrosinistra, 44,46) quando mancano 4 sezioni. A Viterbo,  la sfida era tra due donne: la civica Chiara Frontini si è imposta con il 64,92% su Alessandra Troncarelli, centrosinistra, al 35,08% quando mancano 3 sezioni. Anche a Piacenza il duello era tutto al femminile, fra la consigliera regionale del Pd Katia Tarasconi e la sindaca uscente di centrodestra Patrizia Barbieri. Tarasconi ha vinto con il 53,46%, Barbieri si è fermata al 46,54%. Alessandria ha scelto tra il candidato di centrosinistra Giorgio Angelo Abonante  e il sindaco uscente, di centrodestra, Gianfranco Cuttica di Revigliasco. Abonante ha vinto con il 54,41% rispetto al 45,59 di Cuttica. A Cuneo, invece, la sfida era tra Patrizia Manassero, del centrosinistra, che ha vintocon il 63,31% su Franco Civallero, centrodestra, al 36,69. Nella toscana Lucca la sfida era tra i candidati: Francesco Raspini, centrosinistra, e Mario Pardini, centrodestra. Proprio quest'ultimo ha vinto con il 51,03% sullo sfidante fermato al 48,97%. A Barletta, co-capoluogo della provincia pugliese BAT (Barletta-Andria-Trani), la scelta era tra l'ex sindaco Cosimo Cannito (42,3% al primo turno), sostenuto dal centrodestra unito, e Santa Scommegna (36,6%), la candidata del Pd che, però, contava anche sull'appoggio di Sinistra italiana e Italia Viva. Cannito ha vinto col 65,03%, Scommegna ferma al 36,63%. Gorizia, in Friulia-Venezia Giulia, è il comune al ballottaggio con il maggior numero di elettori (30.295) tra quelli delle regioni a staturo speciale: qui  Rodolfo Ziberna (centrodestra) con 52,23% supera Laura Fasiolo (centrosinistra; 47,77%).