Covid: elezioni amministrative in autunno

La bozza del decreto legge sul rinvio in Consiglio dei ministri. Si sceglierà una domenica fra il 15 settembre e il 15 ottobre. Si vota anche a Milano e Roma

Elezioni comunali, ballottaggio

Elezioni comunali, ballottaggio

Elezioni amministrative in autunno. Il prossimo turno elettorale, che riguarda i principali comuni italiani, Milano e Roma in primis, ma anche Napoli, Bologna e Torino, si terrà in una data fra il 15 settembre e il 15 ottobre. Il weekend scelto potrebbe essere quello del 10-11 ottobre. E' quanto prevede la bozza del decreto legge sul differimento delle elezioni, che sarà discussa nel Consiglio dei ministri in partenza a breve (appuntamento fissato verso le 17) ed è ancora suscettibile di modifiche. Il testo riguarda le Comunali (tra cui Roma, Milano, Napoli, Bologna, Torino), le suppletive per la Camera a Siena e le Regionali, già indette in Calabria, dopo la scomparsa del presidente della Regione Jole Santelli. Il decreto dispone il rinvio a causa "del permanere del quadro epidemiologico da Covid-19 diffusamente grave su tutto il territorio nazionale e dell'evolversi di significative varianti del virus che presentano carattere ulteriormente diffusivo del contagio".

Le reazioni della politica

Appena è uscita la notizia dello slittamento dell'appuntamento elettorale, sono arrivati i primi commenti di esponenti della politica. L'ex magistrato Luigi De Magistris, sindaco di Napoli e candidato alla guida della Regione Calabria, ha sollevato obiezioni su quella che sembra la strada imboccata dal governo. "Il rinvio delle amministrative di giugno mi pare che sia dettato non tanto da ragioni sanitarie quanto da un motivo politico", ha detto de Magistris, commentando la possibilità di rimandare a dopo l'estate il ritorno alle urne. "Mi sembra che ci sia molta confusione a livello locale e nazionale - ha sottolineato - Le amministrative si rinviano perché i partiti sono allo sbando. Questo è il motivo per cui non si vota a giugno, non c'entra la pandemia".

"Dalle notizie che abbiamo sembra che si stia lavorando a un unico provvedimento normativo d'urgenza che rinvii a inizio autunno tutte le elezioni che si dovevano e si devono tenere - ha affermato - le suppletive, le Regionali in Calabria, le provinciali e le amministrative". "Il dubbio che mi viene - ha detto ancora de Magistris - è che, per poter giustificare il rinvio delle  amministrative da giugno a ottobre, debbano per forza spostare le elezioni calabresi a ottobre, altrimenti se ci fossero a giugno non ci sarebbe ragione per rinviare le  amministrative". La voce del rinvio aveva iniziato a circolare già alla fine del mese scorso: subito si erano manifestati parecchi dubbi.

Più tempo per i partiti

I partiti, quindi, avranno più tempo per decidere le loro mosse in vista delle Amministrative. A Milano il centrodestra deve ancora decidere il candidato da contrapporre a Giuseppe Sala, a Roma, invece, Beppe Grillo ha blindato l'attuale sindaco Virginia Raggi. A questo punto il Pd - che proprio oggi deve fare i conti con il terremoto delle dimissioni del segretario nazionale Nicola Zingaretti - si trova davanti a un bivio: sostenere la Raggi "salvando" l'alleanza nazionale con i pentastellati o scegliere un candidato, a conferma della frattura con i grillini in ambito capitolino.