Draghi è di destra o di sinistra? La domanda corre sul web (e la risposta non è facile)

In questi giorni sui motori di ricerca è il quesito più frequente

Draghi, risolvere problemi banche

Draghi, risolvere problemi banche

Mentre a Roma le consultazioni continuano e cresce l'attesa per scoprire se il presidente incaricato Mario Draghi riuscirà a mettere insieme un governo (tecnico o politico che sia) c'è una domanda che corre veloce su Google e sugli altri motori di ricerca e che sembra essere quella che incuriosisce milioni di Italiani: ma Mario Draghi è di Destra o di Sinistra?

Proviamo a capirlo e cominciamo quindi ad analizzare un po' le sue posizioni, facendo riferimento ad interviste e interventi pubblici dell'ex Governatore della Banca d'Italia. Prima cosa da considerare potrebbe essere il breve discorso fatto qualche giorno fa dopo aver accettato il mandato. Draghi ha elencato quattro priorità per l’Italia: vincere la pandemia, completare la campagna vaccinale, dare risposte ai problemi dei cittadini e rilanciare il Paese. Purtroppo queste posizioni, decisamente "generaliste", non aiutano così tanto e non possono essere considerati indizi validi.

Conviene forse provare ad analizzare qualche intervista che, come detto, potrebbe contenere elementi utili alla nostra "indagine". In una intervista del 2015 al settimanale tedesco Die Zeit, il banchiere affermò di non sentirsi vicino ad alcun gruppo politico, con le sue convinzioni definite “del socialismo liberale”. Altro buco nell'acqua, zero indizi anche in questo caso.

Di certo Mario Draghi molto deve a Silvio Berlusconi, che prima (nel 2005, ndr) lo ha nominato governatore della Banca d’Italia e poi, nel giugno del 2011, proposto per la guida della Banca Centrale Europea. Durante i governi di centrodestra, il banchiere non ha comunque risparmiato dure critiche soprattutto nei confronti dell’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Quindi, neanche da queste informazioni traiamo indicazioni che ci aiutano nella nostra ricerca della risposta.

“La nomina di Mario Draghi alla BCE - disse all’epoca Silvio Berlusconi - è un riconoscimento alle sue doti professionali ma consentitemi di dire che è anche un successo italiano, del nostro governo e del nostro lavoro e sottolinea il ruolo importante che abbiamo in Europa”. Insomma Berlusconi non esitò poi molto a provare ad annoverare Draghi nelle sue fila ma nessuno, bisogna dirlo, ha mai parlato ufficialmente di una vicinanza di Draghi a Forza Italia . Sicuramente non lo ha fatto lui, Super Mario. E quindi, siamo punto e a capo; nessuna risposta utile alla nostra domanda iniziale.

Se guardiamo poi all'estrema Destra e Sinistra, di sicuro Draghi non è così ben visto. Anzi, in molti lo considerano uno dei simboli dell'establishment ed in quanto tale sicuramente non una buona soluzione per il nostro Paese. Anche qui zero indizi quindi.

Capire da che parte stia Draghi cercando di interpretare le sue dichiarazioni od amicizie politiche, lo avrete capito anche voi, non è assolutamente impresa facile. Proviamo allora a cambiare metodo ed analizziamo quali potrebbero essere le misure che Draghi potrebbe adottare una volta a Palazzo Chigi. Magari da qui potremmo intravedere qualche informazione utile al nostro scopo. La parola che più circola a riguardo è quella della patrimoniale, mentre non dovrebbe essere a rischio il Reddito di Cittadinanza. Ecco, ancora una volta due idee che non ci aiutano minimamente a "scoprire" da che parte stia l'ex Governatore della BCE. Siamo ancora una volta in un vicolo cieco.

E quindi, come rispondiamo alla domanda che sta facendo impazzire i motori di ricerca? Forse la risposta arriverà proprio da Mario Draghi, nelle prossime ore quando, se sarà riuscito a far contenti tutti, leggerà la lista di quelli che saranno i suoi ministri. A questo punto forse capiremo da che parte sta. E non ci dispacierebbe scoprire che sta dalla parte degli Italiani.