Ddl cannabis: cosa c'è nel testo. Quante piante si potranno tenere in casa

In aula la bozza del provvedimento che, con lo Ius scholae, agita il governo

Assieme alla proposta sullo Ius scholae è uno degli argomenti che stanno tormentando la navigazione della variegata maggioranza formatasi un anno e mezzo fa per sostenere il governo Draghi. Si tratta della proposta di legge che mira a modificare la disciplina sulla cannabis (ma alcune delle norme riguardano il mondo delle droghe più in generale), introducendo elementi che sfumino un impianto normativo attualmente piuttosto proibizionista e, allo stesso tempo, inasprendo le sanzioni su altri fronti. Il testo del provvedimento è approdato da poco alla Camera.

Chi lo sostiene (e chi è contro)

Il primo firmatario della proposta è il deputato di +Europa Riccardo Magi. Il testo ha subito alcuni aggiustamenti durante l'iter in commissione: la bozzza definitiva - così come è in discussione attualmente - è del 2021. Il disegno è sostenuto dal centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle, contro il provvedimento Lega, FdI e Forza Italia hanno invece innalzato un muro. La battaglia si sposta in Assemblea: facile capire, però, stando così le fazioni, che il documento è fonte di una nuova spaccatura nella trasversalissima maggioranza che appoggia l'ex president della Bce.

I pilastri del testo

Tra le novità previste dal testo, la legalizzazione della coltivazione e detenzione, da parte di maggiorenni e per uso personale, di massimo quattro piante femmine di cannabis. Inoltre, si prevede la promozione, all'inizio di ogni anno scolastico, nelle scuole di primo e secondo grado, di una giornata nazionale sui danni derivanti da alcolismo, tabagismo e uso delle sostanze stupefacenti e psicotrope.

Coltivazione per uso personale

E', questo, fra i punti più contrastati dagli "antipatizzanti" del progetto. Sono consentite a persone maggiorenni la coltivazione e la detenzione per uso personale di non oltre quattro piante femmine di cannabis, idonee e finalizzate alla produzione di sostanza stupefacente e del prodotto da esse ottenuto.

Pene e sanzioni e lieve entità

Nel dispositivo si inaspriscono alcune pene e, allo stesso tempo, se ne "depotenziano" altre. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque commette uno dei fatti previsti" dalla legge che, "per i mezzi, la modalità o le circostanze dell'azione ovvero per la quantità delle sostanze, è di lieve entità, è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e una multa fino a 10.000 euro, quando la detenzione e il traffico riguardano droghe pesanti; reclusione da 2 mesi a 2 anni e multa fino a 2.000 euro, quando la detenzione e il traffico riguardano droghe leggere".

Abbandono di siringhe

E' considerato illecito amministrativo l'abbandono, in un luogo pubblico o aperto al pubblico ovvero in un luogo privato di comune o altrui uso, di siringhe o di altri strumenti pericolosi utilizzati per l'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, tale da mettere a rischio l'incolumità altrui. 

Giornata nazionale

Il ministero dell'Istruzione deve prevedere la promozione, all'inizio di ogni anno scolastico, nelle scuole di primo e secondo grado, di una giornata nazionale sui danni derivanti da alcolismo, tabagismo e uso delle sostanze stupefacenti e psicotrope