Settembre 2019: Conte si passa la campanella da una mano all'altra
Milano,13 febbraio 2021 - Mario Draghi ha giurato al Quirinale, ora il programma prevede alle 13 la cerimonia della campanella. Ma cos'è questo passaggio, altamente simbolico e che in passato ha mostrato plasticamente (dis)equilibri, antipatie e simpatie (basti pensare al gelo polare tra Renzi e Letta)? Si tratta di un rito che si svolge a Palazzo Chigi, durante il quale avviene la consegna dello strumento con cui si dà inizio alle riunioni del Consiglio dei Ministri, la campanella appunto. In questo modo si segna formalmente il passaggio di potere tra il presidente del Consiglio uscente e quello entrante. Oggi il passaggio avverrà tra Giuseppe Conte e l'ex capo della Bce.
Nonostante il Covid, la tradizione verrà rispettata. Terminato il giuramento, con la foto di rito nel salone dei Corazzieri, il premier raggiunge Palazzo Chigi e viene accompagnato dal consigliere militare con cui passa in rassegna la guardia d'onore nel cortile interno. Salutato il segretario generale alla Presidenza del Consiglio, il neo premier arriva, attraverso lo Scalone d'Onore, nella Sale delle Galere dove viene accolto dal presidente uscente.
Assieme entrano nello Studio presidenziale per un incontro riservato, al termine del quale, vengono raggiunti sia dal sottosegretario alla Presidenza del consiglio sia entrante che uscente, coi quali fanno rientro nel Salone delle Galere dove ha luogo la simbolica cerimonia di consegna della campanella. Il neo presidente del Consiglio rientra quindi nel proprio studio, mentre il presidente uscente, accompagnato dal capo dell'Ufficio del cerimoniale di Stato e per le onorificenze attraverso lo Scalone d'Onore, giunge nel cortile interno e, dopo aver ricevuto gli onori militari da parte della guardia d'onore schierata, lascia a piedi Palazzo Chigi.
Gli episodi del passato
L'ultimo passaggio della campanella risale al settembre 2019, Giuseppe Conte vara il Conte II e così il passaggio della campanella è davvero simbolico, da una mano all'altra del premier uscente (ed entrante). Ma l'episodio recente che forse tutti si ricordano è il passaggio di consegne tra Enrico Letta e Matteo Renzi, febbraio 2014: gelo polare, i due quasi non si guardano né si parlano.
